Discalculia: le difficoltà principali riguardano la produzione o la comprensione della quantità numerica, il saper riconoscere i simboli numerici ed il saper eseguire le quattro operazioni di base. Più precisamente nella Discalculia abbiamo una significativa difficoltà ad acquisire l’automatismo del calcolo e/o dell’elaborazione dei numeri.
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a cura del Dr. Gianluca Lo Presti
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Mio figlio, 8 anni, terza elementare.. non ha ancora capito che ad esempio 18+ 10 fa 28 .. che si va aumentare solo la decina. Molto spesso conta ancora sulle dita.. e non riesce a capire la differenza tra le varie operazioni matematiche, e di conseguenza ha difficoltà nella risoluzione dei problemi.
Riesce però a risolvere tranquillamente le operazioni addizione, moltiplicazione e divisione.. qualche difficoltà solo con la sottrazione.
Alla sua età è ancora normale o potrebbe esserci qualcosa sotto? La maestra non dice nulla a riguardo per lei va tutto bene.
Grazie per aver condiviso tutto questo — capisco bene la tua preoccupazione, ed è assolutamente normale voler capire se certi comportamenti o difficoltà siano “normali” per l’età o se sia il caso di indagare più a fondo.
Allora, ti rispondo con cura e chiarezza:
🧠 È normale a 8 anni?
A 8 anni, in terza elementare, i bambini dovrebbero avere acquisito una certa automatizzazione nei calcoli di base (addizioni entro il 100, concetto di decina e unità, differenze tra operazioni, ecc.). Tuttavia, alcuni bambini possono arrivarci con tempi più lunghi, e questo non significa necessariamente che ci sia un disturbo specifico.
Il fatto che tuo figlio sappia fare le operazioni, ma non in modo automatizzato, contando ancora sulle dita, può indicare che la comprensione profonda del numero e delle sue strutture non è ancora del tutto consolidata. Non è raro.
🔍 Ma ci sono dei segnali da osservare
Quello che racconti — difficoltà a:
visualizzare operazioni mentalmente
distinguere bene tra addizione/sottrazione/moltiplicazione/divisione
risolvere problemi scritti perché non capisce quale operazione usare
automatizzare il calcolo mentale (es. 18 + 10 → 28 senza contare)
…sono segnali che meritano attenzione. Non indicano per forza discalculia, ma sono “campanelli” da monitorare, soprattutto se persistono anche alla fine della terza primaria.
📘 Discalculia: quando si può diagnosticare
Hai detto una cosa corretta e molto importante:
La diagnosi di discalculia si può fare solo dopo la fine della terza classe primaria.
Proprio così. Questo perché prima di quel momento, si parla solo di difficoltà scolastiche o ritardi negli apprendimenti, che possono essere transitori.
Solo dopo la terza, se certe difficoltà permangono nonostante l’insegnamento e l’impegno, si può iniziare a pensare a un Disturbo Specifico dell’Apprendimento (DSA) come la discalculia.
🧑⚕️ Cosa puoi fare ora
Anche se la maestra dice che “va tutto bene”, il tuo sguardo da genitore è molto importante. Se noti che il disagio è reale e tuo figlio comincia a sentirsi frustrato o demotivato, puoi:
Parlare di nuovo con l’insegnante, in modo più approfondito, magari chiedendo se ha notato difficoltà nelle verifiche scritte o nei problemi.
Valutare una visita da uno specialista (neuropsichiatra infantile o psicologo dell’apprendimento), che possa fare una prima valutazione cognitiva e logico-matematica.
Rafforzare le competenze a casa, ma in modo giocoso e concreto (es. usando oggetti, giochi, denaro finto, tabelline con canzoni, ecc.).
💡 Un consiglio pratico
Tuo figlio comprende le operazioni, ma manca ancora l’automatismo. Potrebbe aiutare:
Giocare con i numeri in modo visuale e concreto (tipo Cuisenaire, blocchi base 10, o anche Lego!)
Fare esercizi su carta ma anche mentali, tipo:
“Se hai 18 euro e ti danno 10 euro, quanti ne hai in tutto?” → aiutandolo a “vedere” il passaggio: 18 → 28
Lavorare sulla linea dei numeri mentale, cioè immaginare il numero e muoversi avanti o indietro (es. con una corda sul pavimento o un righello gigante)
📌 In sintesi:
Sì, può ancora rientrare nella normalità (ogni bambino ha i suoi tempi)
Ma i segnali che descrivi meritano attenzione e monitoraggio
Una valutazione specialistica non è urgente, ma può essere utile, anche solo per stare più sereni
L’importante è agire per tempo, senza allarmismi ma neanche con passività