Indicazioni operative per compiti a casa e come seguire i bambini a distanza.
Data e ora: Giovedì 9 Aprile 2020 – Ore 11:00 – riceverai link accesso nella tua posta elettronica.
Relatore:Dr. Gianluca Lo Presti, Psicologo Professionista, Esperto in Psicopatologia dell’Apprendimento. Autore testi Dislessia e DSA
Modalità: Gratuito. Webinar lezione On Line. Puoi rivedere la lezione sino al 16 Aprile. Con modulo domande al Dr. Lo Presti.
A chi è rivolto e di cosa parleremo: E’ rivolto a Operatori DSA e Genitori del mondo DSA. vedremo gli strumenti che un operatore può utilizzare per migliorare il proprio lavoro a distanza, ci focalizzeremo sull’organizzazione dello studio, indicazioni per il rapporto con la scuola in merito alla nuova normativa 2020 e PDP per DSA, con strategie quotidiane in periodo d’emergenza con l’obiettivo di passare in modo concreto dall’eventuale preoccupazione ad una crescita consapevole.
Come iscriversi: clicca su “iscriviti ora”. Giovedì 9 Aprile riceverai un mail con il link di accesso. Scrivi la tua mail in modo corretto. Ricordati di controllare anche nello Spam o Posta indesiderata.
Attenzione: chi è già iscritto alla nostra newsletter riceverà comunque il link di accesso; se ti da errore potresti già essere iscritta/o, il sistema non ti farà registrare due volte.
Segui gli altri Webinar professionali del Dr. Lo Presti per Operatori o Genitori. Direttamente da casa tua. – Vai ai webinar
Libri consigliati per Dislessia e DSA- Vai ai libri
Vediamo di approfondire meglio la priorità di trattamento nei DSA a secondo dell’età.
Sotto i 12 anni: a parità di condizione darei la priorità a lettura e grafia. Ciò in quanto superati i 12 anni si chiude una delle più importanti finestre evolutive e si migliora molto meno in lettura e grafia rispetto a quanto si possa migliorare in ortografia e calcolo. Infatti dopo i 12 anni è più semplice ottenere dei miglioramenti nell’ortografia e calcolo rispetto a lettura e grafia. Attenzione: abbiamo detto che è più semplice rispetto a lettura e grafia, non che sia semplice in generale.
Sopra i 12 anni: puoi sceglie sulla base di quale disturbo sia messo peggio.
Facciamo qualche esempio
Se segui un bambino di 8 anni che tra tutti i suoi DSA è messo peggio in lettura e ortografia, allora inizia dalla lettura. Puoi fare un trattamento sulla lettura (con 1 o più cicli) e poi il resto.
Se segui un ragazzino di 13 anni che tra tutti i suoi DSA è messo peggio in lettura ed ortografia, allora sta a te scegliere. Io un tentativo sulla lettura lo farei comunque, anche con un ciclo singolo (sono solo 3/4 mesi), per poi passare al resto.
Spiegazione tecnica: consiglio di iniziare sempre dal tipo di DSA che è maggiormente deficitario. Se ti trovi con un soggetto al di sotto dei 12 anni, dai priorità a lettura e grafia.
In questo articolo troverai indicazioni pratiche di come lavorare con i Disturbi Specifici di Apprendimento, in modo clinico e scientifico. I contenuti sono disponibili sia in PDF che, alcuni di essi, da seguire in formato video. Anche se si tratta di brevi indicazioni siamo certi della loro efficace utilità.
Consigli e suggerimenti basati sia sulle ricerche in corso che sul metodo di lavoro attuato sul campo dal Dr. G. Lo Presti con i soggetti con Dislessia e DSA.
Qui di seguito vi sono indicati gli argomenti contenuti nel PDF che puoi scaricare a fine pagina ed i relativi video. Se lo ritieni interessante ti invitiamo alla condivisione, magari potrebbe essere utile anche ad altri. Buona lettura.
Argomenti
Aspetti scientifici moderni nei DSA
Le interviste cliniche nei Disturbi Evolutivi e DSA
Screening DSA con il metodo del CENDì (Comitato Epidemiologico Nazionale sulla Dislessia)
Scienza: linee guida intervento specialistico DSA
Attività 1 – Gli esercizi efficaci nella DislessiaGuarda ORA (7:03)
Attività 2 – Esempio progetto trattamento DSAGuarda ORA (5:01)
Attività 3 – Quanto dura un trattamento nei DSAGuarda ORA (3:06)
Attività 4 – I “Cicli” di Trattamento nei DSAGuarda ORA (3:02)
Attività 5 – Trattamento in studio o a casa?Guarda ORA (2:06)
Vediamo 6 lezioni in cui parliamo di DSA in termini di pura Neuroscienza, didattica del Piano Didattico Personalizzato, atteggiamenti di genitori ed insegnanti, e soprattutto delle Emozioni dei bambini e studenti con Disturbi Specifici di Apprendimento.
Lezione 1 – Le basi scientifiche dei DSA
Scopriamo insieme la Dislessia, Disortografia, Disgrafia e Discalculia in modo chiaro secondo gli attuali riferimenti scientifici.
Lezione 2 – DIS-uguali di fronte i DSA
In molti la pensano in modo diverso di fronte i DSA, scopriamo insieme i veri punti di vista. E tu, a quale appartieni?
Lezione 3 – FARE il PDP
Il Piano Didattico Personalizzato è lo strumento cardine dei DSA, ed affinché possa essere efficacemente applicato è necessario compilarlo come si deve. Vediamo i punti principali.
Lezione 4 – I DSA sono…
Sfatiamo alcuni miti errati sui bambini con Dislessia e DSA
Lezione 5 – Nei DSA guardiamo motivazione e Impegno?
Motivazione e impegno: due variabili spesso sconosciute nei bambini con Dislessia e DSA. Impariamo invece a riconoscerle.
Lezione 6 – I DSA sono scienza e…
Posa tutti gli appunti ed ascolta questa storia…
WEBINAR Dislessia e DSA
con Dr. Lo Presti
Pratici – Efficaci – Puoi rivedere le lezioni
-> Metodo di studio nella Dislessia e Strumenti CompensativiDSA (Info) -> Webinar Potenziamento Dislessia-Disortografia (Info)
Per la prima volta in Italia, vengono confrontate 8 diverse ricerche sul trattamento della lettura in soggetti dislessici. I trattamenti che sono risultati più efficaci ed anche più efficienti sono quelli che hanno puntato all’automatizzazione.
Dai dati presentati in questo studio (qui) emerge che i trattamenti più efficienti sono quelli che mirano all’automatizzazione del processo di riconoscimento sublessicale e lessicale mediante software e quelli che utilizzando brani. L’efficienza nella velocità di questi trattamenti di lettura è stata raggiunta senza compromettere l’accuratezza con l’aumento della velocità di lettura, ma anzi raggiungendo livelli di correttezza nella norma. Per essere efficaci, questi trattamenti devono avere una certa intensità, almeno 5-6 ore al mese, e possono essere svolti anche a domicilio. Inoltre è possibile ottenere buoni cambiamenti in 3-5 mesi.
Un’altra osservazione importante è che i cambiamenti sono possibili dalla 3a elementare alla 3a media e quindi la finestra temporale per un potenziale recupero non si chiude dopo le prime classi della scuola elementare. Potenzialmente, con due cicli di trattamento all’anno, si potrebbe ottenere, in media, un cambiamento di 0.6 sill/sec, il doppio dell’evoluzione naturale attesa senza trattamenti specifici ed intensi.
WEBINAR Dislessia e DSA
con Dr. Lo Presti
Pratici – Efficaci – Puoi rivedere le lezioni
-> Metodo di studio nella Dislessia e Strumenti CompensativiDSA (Info) -> Webinar Potenziamento Dislessia-Disortografia (Info)
Grazie alla ricerca scientifica in corso è ora possibile intervenire in modo precoce sulle Difficoltà e Disturbi specifici di apprendimento.
Per prima cosa iniziamo con il chiarire la differenza tra Difficoltà di apprendimento e Disturbo Specifico di Apprendimento (DSA).
La difficoltà è temporanea e su cause ambientai ed esterne al soggetto. Il DSA è permanente e su cause interne e biologiche, clicca qui per approfondire.
Prima della fine della seconda classe primaria non possiamo fare diagnosi di DSA, dunque tutto ciò che eventualmente avremo saranno delle difficoltà. Abbiamo per due casi:
a) Il caso in cui qui soggetto POI sarà diagnosticato DSA.
b) Il caso in cui si trattava di una difficoltà temporanea
In entrambi i casi: un INTERVENTO PRECOCE è fondamentale, nel primo caso (se poi sarà DSA), il quadrò sarà di certo minore. Nel secondo caso, inizierà prima ad avere un apprendimento normotipico.
Come faccio a osservare precocemente delle difficoltà di apprendimento in modo chiaro?
Test IPDA
Oggi abbiamo un test dal nome IPDA: Questionario Osservativo per l’Identificazione Precoce delle Difficoltà di Apprendimento, Edito dal Centro Studi Erickson.
In pratica è un questionario per valutare, nei bambini in età prescolare, aspetti comportamentali, motricità, comprensione linguistica, espressione orale, metacognizione e altre abilità cognitive (memoria, orientamento, ecc.) che si ritengono prerequisiti agli apprendimenti scolastici.
Lo trovate qui, oppure chiamando il numero: 800 844052 in più con il codice GLP16 puoi avere lo sconto del 15% e NON pagare le spese di spedizione su questo strumento e su tutti i Libri, Cd e Corsi Erickson, dunque segnati il codice sconto GLP16
Come faccio ad intervenire in modo precoce su queste difficoltà?
Anche in questo caso sono stati elaborati i Materiali IPDA per la prevenzione delle difficoltà di apprendimento Strategie e interventi. Sono essenziali per prevenire le difficoltà di apprendimento fin dall’ultimo anno della scuola dell’infanzia; potenziare i prerequisiti cognitivi che stanno alla base dell’apprendimento di scrittura, lettura e calcolo; rinforzare e consolidare le competenze anche di quei bambini che presentano apparentemente buone prestazioni.
Lo trovate qui, oppure chiamando il numero: 800 844052 in più con il codice GLP16 puoi avere lo sconto del 15% e NON pagare le spese di spedizione su questo strumento e su tutti i Libri, Cd e Corsi Erickson, dunque segnati il codice sconto GLP16
WEBINAR Dislessia e DSA
con Dr. Lo Presti
Pratici – Efficaci – Puoi rivedere le lezioni
-> Metodo di studio nella Dislessia e Strumenti CompensativiDSA (Info) -> Webinar Potenziamento Dislessia-Disortografia (Info)
Da anni lavoriamo per andare oltre alla semplice somministrazione di test, che rischia di materializzarsi in una diagnosi generica, ed infine si rimanda ad un altro operatore il compito dell’intervento. Il tutto in modo del tutto scollegato tra la valutazione effettuata, e l’intervento che poi verrà messo in atto. A nostro avviso il modo migliore è quello di sincronizzare i Percorsi diagnostici con i Protocolli d’intervento. In pratica si interviene sul modulo specifico in cui si è osservato il locus funzionale deficitario. Semplice a parole, molto meno nei fatti, ma i risultati permettono di osservare com ogni soggetto con Dislessia, sulla base del proprio livello di partenza, abbia un percorso chiaro e ben definito. Il quale, se va bene, si ripete; se va male, sappiamo su quale variabile intervenire per migliorare il processo. In entrambi i casi, parliamo di scienza per i DSA, misurabile, reiterabile ed osservabile. Qui di seguito trovate le slide in cui apptofondiamo:
Modello di sviluppo delle fasi di lettura.
Introduzione ai 4 protocolli di valutazione/potenziamento
Schema di sintesi: Valutazione Potenziamento Studio
E’ dunque essenziale andare oltre una diagnosi generica, e mettere insieme valutazione, potenziamento e metodo di studio, sulla base del tipo di livello di Dislessia riscontrata.
Se volete approfondire questi temi, abbiamo ideato vari corsi OnLine in cui sarò il vostro docente, sui temi dello studio nella Dislessia e Potenziamento dei DSA; li trovate QUI.
Ho scritto un libro per voi con tutti i miei consigli, si chiama “Nostro figlio è dislessico”, manuale di autoaiuto per genitori con figli con Dislessia e DSA, lo trovi QUI.
Approcciarsi in modo scientifico alla Dislessia significa conoscere una vera e propria professione, iniziamo però parlandovi di alcune cose molto frequenti che però non andrebbero fatte ed invece come muoversi in modo alternativo:
NON utilizzare strumenti solo perchè sono “belli” o “divertenti” ma più che altro che siano VALIDATI dalla ricerca scientifica sui DSA. Insomma, anche un gesso per una gamba rotta se dipinto è bello o se mi muove la gamba in modo automatico è divertente, ma se la mia è una frattura alla clavicola, quel gesso, seppure bello e divertente, non servirà a nulla. Dunque, evitate di scegliere strumenti sulla base di caratteristiche diverse dalle ricerche scientifiche in corso.
NON lavorate senza un obiettivo neuropsicologico specifico di miglioramento. Ma abbiate sempre un obiettivo specifico come ad esempio “migliorare la velocità di lettura di 0,3 sill/sec”; “diminuire gli errori di 1/5 percentile” etc.
NON lavorate senza un periodo di lavoro PRECISO, viceversa ponete sempre il tempo in cui raggiungerete quell’obiettivo. Ad esempio “il progetto di aiuto durerà 4 mesi, ed avrà questi obiettivi… A)… etc. “
Questi e molti altri consigli li vedremo in queste 4 lezioni, gratuite per voi.
Attenzione:posti agevolati per i primi 50 iscritti; lezioni disponibili OnLine; attestato di partecipazione, corso TUTTO pratico ed interamente tenuto dal Dr. Gianluca Lo Presti. Ecco un anteprima in queste lezioni qui di seguito.
In più se volete approfondire questi temi, abbiamo ideato vari corsi OnLine in cui sarò il vostro docente, sui temi dello studio nella Dislessia e Potenziamento dei DSA; li trovate QUI.
Se hai trovato utile questo articolo, condividilo e seguici anche su
Ho scritto un libro per voi con tutti i miei consigli, si chiama “Nostro figlio è dislessico”, manuale di autoaiuto per genitori con figli con Dislessia e DSA, lo trovi QUI.
Una delle caratteristiche più frequenti dei bambini con Dislessia (soprattuto se su base visiva, un approfondimento, qui) concerne l’inversione delle lettere. Se sei un genitore, operatore o insegnante ed hai avuto modo di ascoltare la lettura di un bambino con Dislessia (ovvero con Disturbo Specifici di Apprendimento), ti sarai sicuramente accorta degli errori di inversione di B con D, M con N e molti altri ancora.
In questo articolo, grazie al lavoro di ricerca specifico sulla Dislessia a cura di EasyReading possiamo trovare un confronto tra le lettere usuali (sulla sinistra) e le lettere ad ALTA leggibilità per Dislessia (sulla destra), ecco lo Slideshow:
Questo slideshow richiede JavaScript.
Un altro metodo, è quello del POTENZIAMENTO della lettura, ovvero con esercizi specifici, e ne parlo in questo video:
In più se volete approfondire questi temi, abbiamo ideato vari corsi OnLine in cui sarò il vostro docente, sui temi dello studio nella Dislessia e Potenziamento dei DSA; li trovate QUI.
Se hai trovato utile questo articolo, condividilo e seguici anche su
Ho scritto un libro per voi con tutti i miei consigli, si chiama “Nostro figlio è dislessico”, manuale di autoaiuto per genitori con figli con Dislessia e DSA, lo trovi QUI.
Quando hai un bambino con Difficoltà o #Disturbi certe situazioni le vedi in modo diverso. Vai al di là di voti, o di quella banale competizione dell’apparire che impoverisce l’animo umano.
Questa storia che sto per raccontarvi, è tutto l’opposto. Parla di quelle difficoltà di apprendimento scarsamente riconosciute, ma, come molti genitori che vogliono il meglio, scelgono di approfondire seriamente, con calma ed attenzione, la situazione della figlia.
Dopo aver avuto il piacere di incontrare questa famiglia, valuto la situazione come #Dislessia di livello grave, con compromissione in #discriminazione#visiva delle #lettere. Tradotto: la bambina nonostante gli aiuti, non riesce (dunque “grave” secondo DSM-5), ed il suo non riuscire è rappresentato dall’inversione delle lettere simili tra di loto nella forma (come P D etc) durante la lettura (ovvero “Discriminazione visiva” secondo #Modello Evolutivo UF).
Iniziamo un percorso sia di Potenziamento delle abilità discriminative-visive (come quello che vedremo nel corso online sul Potenziamento qui: https://gianlucalopresti.net/corso-potenziamento-dsa/ ) dove si lavora con costanza con 3 cicli di 4 mesi per fargli migliorare la velocità di lettura strumentale. Attiviamo parallelamente un doposcuola per #DSA (ma di quelli veri) con metodo specifico per l’apprendimento dei contenuti in 5 passi (ovvero tutto ciò che vedremo al corso online sul metodo, qui: https://gianlucalopresti.net/corso-online-metodo-di-studio-dislessia-e-strumenti-compensativi/ ). Il #PDP a scuola è assolutamente applicato grazie a dei docenti attenti (anche se non tutti, per fortuna però essi sono in tanti). Passano i mesi, e si va al monitoraggio successivo: abbiamo degli utili miglioramenti ma ciò non basta. Giorno dopo giorno, mesi dopo mesi si lavora ancora. Senza fretta, ma senza sosta.
Due anni dopo, siamo qui a rivedere la situazione, e, nonostante i voti eccellenti, quello che sottolinea la famiglia è il valore più alto e nobile che si possa mai osservare in un figlio: la SERENITA’.
Vi saluto con le parole della Madre:
«LE MAESTRE E NOI GENITORI SIAMO CONTENTI DEI RISULTATI RAGGIUNTI, SOPRATTUTTO PERCHE’ LA BAMBINA STA AFFRONTANDO CON SERENITA’ L’ANNO SCOLASTICO».
Uno dei grandi problemi che si incontrano quando dobbiamo studiare con un bambino con Disortografia (in effetti, seppur in tono minore pure con Dislessia ed alle volte con Disgrafia) è proprio quello legalo alla elaborazione dei temi.
Sarà capitato anche a te di seguire un bambino disortografico nei compiti, e di non sapere come comportarti con la stesura dei temi. Fargli notare ogni singolo errore? Fargli riscrivere la parola in modo corretto? Oppure (usanza medievale ma ancora in uso) fargli riscrivere 10 o più volte la parola in modo corretto?
Bene. Vediamo cosa fare, e perchè, punto dopo punto.
A – I temi.
I bambini con Disortografia (ed in tono diverso anche con Dislessia) spesso hanno uno scarso magazzino lessicale, ovvero le parole da poter richiamare dalla memoria al fine di utilizzarle in un testo scritto. Ciò comporta il risultato di produrre dei temi molto poveri lessicalmente. In più spesso peccano di metodo di studio. Ciò che consiglio sono dunque due cose:
1 – Scrivere più parole.
Effettuare un Training di Potenziamento del Magazzino Lessicale della scrittura (ad esempio con Lessico e Ortografia Vol.2 qui).
2- Migliorare il metodo.
Fornire un adeguato metodo di studio per la strutturazione dei temi con un altro tipo di Training specifico (ad esempio con Scrittura e Metacognizione, qui).
C – Fargli riscrivere 10 o più volte la parola giusta: Assolutamente NO.
Ecco un esempio nella figura 1. Non ci sono ricerche, motivi scientifici, spiegazioni pratiche o decreti legislativi che spieghino l’utilità di questa arcaica prassi, decisamente “efferata” secondo lo scrivente. Esistono invece molteplici alternative scientifiche e pratiche (quelle appena elencate sono solo alcune): adottiamole.
Attenzione: per tutti i prodotti Erickson puoi usifruire del 15% di sconto e NON pagare le spese di spedizione utilizzando il codice GLP16 . Usalo per i tuoi ordini Erickson. Qui, altre info sul codice sconto.
Quanto tempo lavorare con i bambini con Dislessia per ottenere un miglioramento?
Secondo le ricerche in corso servono almeno 15 ore di intervento per migliorare un tipo di abilità ((estratto dalla presentazione alla Tavola Rotonda del congresso AIRIPA).
In prima analisi osserviamo il confronto tra i vari setting in un nostra ricerca passata, e successivamente il “come” potrebbe essere organizzata una “settimana tipo”, il tutto tratto dal libro “Nostro figlio è dislessico”.
Questo slideshow richiede JavaScript.
L’ideale dunque è lavorare per un ciclo di 3-4 mesi, con un a frequenza di circa 3-4 giorni alla settimana, prima dei compiti per casa, con esercizi e software specifici. Ecco i nostri post sul Potenziamento, li trovi qui.
Ho scritto un libro per voi con tutti i miei consigli, si chiama “Nostro figlio è dislessico”, manuale di autoaiuto per genitori con figli con Dislessia e DSA, lo trovi QUI.
Quattro consigli immediati a chi si trova a dover affrontare un intervento domiciliare sulla Dislessia (estratto dalla presentazione alla Tavola Rotonda del congresso AIRIPA).
1- Il trattamento domiciliare ha la sua efficacia.
2- Gli esercizi migliori sono quelli basati su abilità di sviluppo della lettura.
3- Appare utile proporre più cicli.
4- Nel nostro caso singolo è bene monitorare il trend evoluto del soggetto.
Eccoli in slideshow.
Questo slideshow richiede JavaScript.
Ecco i sintesi le 4 indicazioni e la bibliografia scientifica di riferimento:
Ho scritto un libro per voi con tutti i miei consigli, si chiama “Nostro figlio è dislessico”, manuale di autoaiuto per genitori con figli con Dislessia e DSA, lo trovi QUI.
Inizia un nuovo anno scolastico e di certo sarà capitato anche a te di trovare proposte, pubblicità, inviti e quant’altro per i propri figli con Dislessia e Disturbi Specifici di Apprendimento.
In tal senso, vorrei provare a fornirvi una nostra breve guida al fine di risparmiare tempo, denaro e risorse (almeno secondo noi), ecco le 7 cose da conoscere assolutamente.
1- “Con questo risolvi tutti i problemi”. Evitate strumenti e materiali che si propongono come soluzioni immediati per tutti i DSA.
I DSA sono molto complessi, e sono Dislessia (lettura, velocità/correttezza), Disortografia (problemi ortografici), Disgrafia (espressione grafica scrittura), Discalculia (calcoli e fatti numerici), servono strumenti e materiali studiati caso per caso. Trovate quello che serve al caso vostro. La logica “uno per tutti”, purtroppo, in questo caso, non va bene. Ancora meno bene un qualcosa con cui risolvo immediatamente tutti i problemi a scuola.
2- “Efficacissimo per la Dislessia”. Il concetto di efficacia riguarda validazioni scientifiche. Spesso il termine “efficace” viene usato nel marketing per attrarre l’utente. Ciò non toglie che potrebbe essere efficace davvero, invitiamo solo ad essere cauti.
3- “Problemi educativi”, e/o “problemi didattici”. Molti, e sottolineamo, molti genitori hanno con i propri figli problemi educativi o generali di apprendimento. Come anche i bambini con Dislessia e DSA. Ma ciò non ci deve indurre in confusione. Infatti non è affrontando la Dislessia con utilissimi consigli educativi che potete far apprendere meglio vostro figlio. E neppure con semplici ed usuali strategie didattiche che possono andare bene anche con chi non è dislessico. Certo, queste cose aiutano enormemente (noi ne parliamo spesso, qui i nostri consigli educativi), ma la strada maestra è intervenire sul problema reale (una lettura che non si può usare per l’apprendimento in modo comune) e non su fattori, reali ma tuttavia continenti e paralleli.
4- “Interviste e convegni”. Ne esistono di strepitosi, come interviste, convegni ed altro. Anche noi li facciamo girare al fine di divulgare una corretta conoscenza dal problema (qui trovi i migliori). Ma restano fini a se stessi, ovvero semplicemente come attività di sensibilizzazione. Tecnica della sensibilizzazione spesso usata per attrarre sul proprio servizio o associazione l’attenzione di molti. Utili in un primo momento, ma, purtroppo, non sufficienti.
5- “Gruppi di bambini con Dislessia”. Iniziamo con il dire che sono uno strumento molto utile, e consigliatissimo. Unica cosa di cui stare attenti è: cosa ne pensa il bambino? E’ pronto a confrontarsi con gli altri? Il condutture degli incontri è un semplice volontario oppure una persona qualifica ed esperta? Purtroppo, alle volte pur di avere un buon numero si inseriscono tutti i bambini che ne fanno richiesta, senza effettivamente verificare se sia il caso o meno. In più, piccole o grandi realtà associative territoriali, pur di risparmiare, convocano volontari o personale non prettamente qualificato. Potrebbe essere impopolare dirlo, ma sulla salute emotiva dei nostri figli, meglio pensarci bene se fare o non fare un tipo di attività.
6- “Pc a scuola”. Non fatevi prendere dalla foga della soluzione “immediata”, rischiate davvero molto, ecco perché: A) se un bambino non sa ben usare i programmi (magari dopo un percorso di training di autonomia) non lavorerà bene con il Pc e piano piano lo abbandonerà; B) Le difficoltà di apprendimento comportano difficoltà anche con il Pc, dunque se non vi sarà un’adeguata abilità di velocità di lettura o di scrittura su tastiera sarà probabilmente tutto inutile; C) integrazione del bambino con dislessia e del suo Pc in classe: gli altri bambini come si comportano? Lui ne è favorevole? Spesso pur di vendere programmi costosissimi si è disposti a by-passare l’opinione del diretto interessato: il bambino con dislessia.
7- “Esperti in Dislessia e DSA”. Questo richiederebbe un capitolo a parte, lo faremo nei prossimi mesi. Per adesso sottolineamo che per quanto concerne l’aiuto al bambino con Dislessia, fatevi sempre dire con estrema chiarezza quali obiettivi si intende raggiungere e quali sono i tempi. Ad esempio: “obiettivo velocità di lettura, con X materiale, dovremmo osservare un miglioramento già dopo 4/5 mesi”. Oppure ancora “essere autonomo nello studio tramite le mappe, 10 incontri, lavorando con il software Y”.
Non si tratta solo di risparmiare risorse e denaro, e neppure di fare con esattezza la cosa giusta. Si tratta semplicemente di non sprecare la più importante risorsa che abbiamo: il tempo che dedichiamo al bambino con Dislessia e DSA. Quello, mai più nessuno ve lo potrà restituire.
Ho scritto un libro per voi con tutti i miei consigli, si chiama “Nostro figlio è dislessico”, manuale di autoaiuto per genitori con figli con Dislessia e DSA, lo trovi QUI.
Sono ormai molti gli studi che mostrano le evidenze scientifiche del potenziamento delle abilità di lettura, dunque con un incremento della velocità di lettura nei soggetti dislessici.
Ovviamente non si punta alla normalizzazione della velocità (vi è sempre presente un disturbo a carattere neurobiologico di fondo), quanto piuttosto ad acquisire una migliore abilità di lettura cercando di diminuire il più possibile il «gap» di distanza con gli altri normolettori.
Ripeto, non è importante puntare ad una impossibile normalizzazione di velocità di lettura, quanto piuttosto ad un miglioramento nello stesso soggetto.
Ciò è possibile seguendo queste indicazioni:
A- Valutare il livello.
_Purtroppo osservo con rarità valutazioni che indichino il livello effettivo del soggetto con#Dislessia. Come nella foto, vi sono 4 livelli (secondo l’accreditato Modello di sviluppo delle abilità di lettura, di Uta Frith), ovvero:
1- Consapevolezza fonologica;
2- Discriminazione visiva;
3- Abilità Fonologiche;
4- Abilità Lessicali.
B- Intervenire solo e solamente sul livello specifico del soggetto.
_Se non si sviluppa il livello “1”, sarà difficile accede al livello “2”.
E così via. Se il bambino si trova, ad esempio, ad un livello “2”, sarà qui necessario intervenire. Dunque, se dopo la valutazione, la sua difficoltà sarà concentrata nella Discriminazione visiva, la quale consiste nella difficoltà di distinguere lettere simili tra di loro dal punto di vista visivo, pur vedendoci benissimo, così da avere le classiche difficoltà come inversioni di lettere simili come B con la D, C o G, etc (qui un video in cui spiego cosa fare con queste specifiche difficoltà: https://www.facebook.com/blog.gianluca.lopresti/videos/vl.152245498523837/600969233402630/ )
C- Lavorare con costanza ogni giorno, anche per 20 minuti, prima dei compiti per casa ed una volta a settimana per 60 minuti.
Siamo proprio sicuri che stiamo lavorando sul livello giusto? Che ci abbiamo consigliato cosa fare? E come fare, per far migliorare il bambino con dislessia?
→ INSEGNAMENTO ««Il potenziamento delle abilità, anche se scarsamente utilizzato, risulta essere molto efficace. Per attuarlo servono 3 passi: A- Valutazione che indichi il tipo di Dislessia (vedi foto); B- Materiale che lavori solo ed esclusivamente su quello specifico livello (non utilizzare materiale generico, uguale per tutti, non sperimentato, o che non abbia un chiaro modello scientifico di fondo); C- Lavorare con costanza (non basta una volta a settimana, anche se con poco impegno ma è importante lavorare anche a casa)»».
Bibliografia citata.
Frith, U. (1985) Beneath the surface of developmental dyslexia. In K. E. Patterson, J. C. Marshall & M
(Se utile, ricordati di condividere).
___________
Guide e Aiuti per Dislessia e DSA Gianluca Lo Presti
Vedevo tutti intenti a prendere appunti, mentre mi trovavo a #Genova, grazie a OSDislessia Genova Tigullio Onlus, a parlare di cosa «prova» un bambino con #Dislessia in classe, di quali strumenti compensativi usare in classe e che tipo di didattica per i Disturbi Specifici di Apprendimento.
Ciò mi ha onorato più del dovuto. Perché?
Semplicemente, perché racconto la mia esperienza fatta di aiuti ogni giorno, ogni giorno ed ancora, ogni giorno con bambini con Dislessia e #DSA.
Mi vengono poste domande, e rispondo, rispondo su quali siano le migliori metodiche, a mio avviso, per potenziare le sue abilità.
Si, proprio “abilità”.
Si, proprio “potenziare”.
Perché?
Perché, tecnicamente, non abbiamo una lesione o perdita di abilità (motivo per cui è di certo poco consono nei DSA parlare di “riabilitazione”), quanto piuttosto abbiamo uno sviluppo “diverso” delle abilità di apprendimento, una “caratteristica” di apprendimento.
E, dunque, “potenziamento” di abilità, sia “carenti” che “eccellenti”.
Nella Dislessia potenziamo il margine che è possibile migliorare della loro lettura deficitaria (potenziamento di abilità carente), ma potenziamo anche ciò che hanno sviluppato grazie alla loro intelligenza, come la memoria visiva, le strategie di studio alternativo, o il canale uditivo (potenziamento di abilità eccellente).
Non ci interessa che leggano velocemente come gli altri, ci interessa fargli recuperare il massimo di abilità di lettura entro i 12 anni.
Con ciò potranno studiare meglio, faticare di meno, ed usare con più efficacia gli strumenti compensativi.
→ INSEGNAMENTO ««Potenziare le abilità di apprendimento nei DSA risulta essere prioritario rispetto ai compiti per casa, agli strumenti dispensativi e compensativi»».
E’ nostra cura fornirvi il meglio sui Disturbi Specifici di Apprendimento.
Così abbiamo creato canali, mail e libri specifici per aiutare chi vuole aiutare i bambini con Dislessia e DSA.
Ecco come fare:
1- TELEGRAM per materiali tecnici e di aiuto.
a- Scaricare Telegram da Google Play o App Store.
b- Iscriviti al canale andando al link: https://telegram.me/gianlopresti
2- Newsletter:
Registrati e ricevi GRATUITAMENTE guide e aiuti per Dislessia e DSA del Dr. Gianluca Lo Presti e Staff. Riservato SOLO a chi è realmente interessato alle novità più importanti per Disturbi Specifici di Apprendimento. (Compila tutti i campi, puoi selezionare più opzioni, massimo 1-2 mail al mese).
Ho scritto un libro per voi con tutti i miei consigli, si chiama “Nostro figlio è dislessico”, manuale di autoaiuto per genitori con figli con Dislessia e DSA, lo trovi QUI.