Diagnosi e Trattamento del Disturbo della Comprensione del Testo

Comprendere il testo scritto è un’abilità complessa che richiede l’attivazione e l’integrazione di diverse competenze linguistiche e cognitive (ad esempio, conoscenze lessicali e visuo-percettive, sapere effettuare inferenze, memoria, ecc.). Una volta decodificata la parola e attribuito ad essa un significato, questo a sua volta deve essere integrato all’interno della frase, di altre frasi, le quali dovranno essere collegate tra loro per la costruzione di un «modello mentale» del testo a partire dalle conoscenze del lettore.

Il disturbo di comprensione del testo (DCT) può essere definito come la difficoltà a comprendere in modo adeguato il significato di ciò che si legge, a fronte di buone competenze cognitive generali e buona abilità di decodifica. A questo scopo, approfondiremo, in particolare nel paragrafo successivo, il modello di Gough e Tunmer che mette in relazione le differenti componenti del linguaggio in chiave evolutiva (decodifica, comprensione del linguaggio e comprensione del testo).
Tratto da DIAGNOSI DEI DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO, di Vio, Lo Presti e Tressoldi

Diagnosi Disturbo Comprensione del testo, criteri diagnostici da seguire:
1. Buona lettura strumentale
2. Scarsa comprensione
3. Scarsa comprensione funzionale a scuola
4. Criteri per DSA, soddisfatti
5. Diagnosi solo dalla fine della 3° classe primaria
6. Test con cadute dal 10° centile
7. Cadute in almeno due prove sulla comprensione
8. Test indipendenti, prove di lettura diverse dalle prove di comprensione
9. Se legge male, ma ascoltando comprende allora non facciamo diagnosi di DCT
10. Se va male nell’intelligenza non verbale (visuo-spaziale) non facciamo diagnosi di DCT

Trattamento Disturbo Comprensione del testo:
Abbiamo due grandi ambiti di intervento, uno sigli aspetti Generali come risposte a domande del teso, fare ricerche sul testo, visualizzazione delle informazioni, auto-spiegazioni e analizzare significati del testo generali e dei singoli paragrafi. Il secondo ambito riguarda un intervento sulle conoscenze pregresse per predire i contenuti, interpretare i contenuti e fare inferenze sugli aspetti semantici e lessicali del testo.

Abbiamo 6 aree su di intervento
(in ordine di complessità, più è grave il caso e più iniziamo dall’inizio dell’elenco).

I. Conoscenze pregresse.

II. Memoria di Lavoro e Attenzione (switching):

1. ordinare sequenze di immagini
2. ordinare sequenze di immagini e completare il testo che le descrive
3. ordinare sequenze di frasi
4. comprendere le istruzioni
5. comprendere informazioni implicite scegliendo tra due opzioni possibili 6. fare inferenze
7. scoprire incongruenze
8. leggere un testo e prestare attenzione agli elementi che cambiano
9. ascoltare un testo e prestare attenzione agli elementi che cambiano
10. integrare informazioni (ascoltare, leggere e osservare).

III. Compiti di ampliamento lessicale

IV. Inferenze semantiche

V. Abilità metacognitive per individuare informazioni rilevanti e monitoraggio della comprensione

VI. Abilità di studio
Tratto da: IL TRATTAMENTO DEI DSA

Di seguito i video disponibili su YouTube, Facebook, Instagram.

In basso alcuni strumenti di intervento suggeriti per il Trattamento de Disturbo della Comprensione del testo

Qui alcuni strumenti di intervento suggeriti per il Trattamento de Disturbo della Comprensione del testo

LEGGERE LEGGERE VOL 1 – 6-8 ANNI

RECUPERO COMPRENSIONE TESTO – Scuola primaria

SVILUPPARE COMPRENSIONE E NARRAZIONE – Scuola primaria

COMPRENSIONE E PRODUZIONE TESTO – 3° primaria, 1° Sec. primo grado

NUOVA GUIDA COMPRENSIONE DEL TESTO – Vol 1-4 dalla scuola primaria alla scuola secondaria di primo e secondo grado.

𝗦𝗽𝗲𝗰𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗹𝗶𝘃𝗲𝗹𝗹𝗼 𝗚𝗿𝗮𝘃𝗶𝘁𝗮̀ 𝗗𝗦𝗔 𝘀𝗲𝗰𝗼𝗻𝗱𝗼 𝗗𝗦𝗠-𝟱 (𝗔𝗣𝗔, 𝟮𝟬𝟭𝟯):

𝗦𝗽𝗲𝗰𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗹𝗶𝘃𝗲𝗹𝗹𝗼 𝗚𝗿𝗮𝘃𝗶𝘁𝗮̀ 𝗗𝗦𝗔 𝘀𝗲𝗰𝗼𝗻𝗱𝗼 𝗗𝗦𝗠-𝟱 (𝗔𝗣𝗔, 𝟮𝟬𝟭𝟯):

Lieve – Il disturbo comporta alcune difficoltà nelle abilità di apprendimento che coinvolgono uno o due discipline scolastiche, con difficoltà lievi che il soggetto è in grado di compensare e funzionarne adeguatamente con il semplice adattamento del metodo didattico e supporti compensativi durante la frequenza scolastica.

Moderato – Il disturbo comporta marcate difficoltà nelle abilità di apprendimento che coinvolgono uno o più discipline scolastiche. Il soggetto, in assenza di attività di recupero individualizzato, è in difficoltà con il sufficiente apprendimento durante le frequenza scolastica. Possono essere necessarie alcuni adattamenti e supporti compensativi, sia a scuola che a casa, o nelle attività lavorative, ciò al fine di completare le proprie attività in modo efficiente.

Grave – Il disturbo comporta evidenti difficoltà nell’apprendimento, queste interessano diverse discipline scolastiche, ciò comporta che il soggetto, senza attività intensive di insegnamento specifico e individualizzato, è in forte difficoltà con il sufficiente apprendimento durante le frequenza scolastica.

Nonostante l’uso di adattamenti e supporti compensativi, sia a scuola che a casa, o nelle attività lavorative, il soggetto non in grado di completare le proprie attività in modo efficiente.

Nell’immagine vi è la suddivisione in % delle diagnosi di DSA in livelli di gravità:Grave, Medio, Lieve in una casistica dal 2014 al 2020, secondo una nostra statistica descrittiva (Lo Presti, 2022).

𝘾𝙤𝙧𝙨𝙤 𝙊𝙣 𝙇𝙞𝙣𝙚 -> 𝙑𝙖𝙡𝙪𝙩𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙚 𝙏𝙧𝙖𝙩𝙩𝙖𝙢𝙚𝙣𝙩𝙤 𝙘𝙤𝙣 𝙞 7 𝙋𝙧𝙤𝙩𝙤𝙘𝙤𝙡𝙡𝙞 𝙙𝙞 𝙄𝙣𝙩𝙚𝙧𝙫𝙚𝙣𝙩𝙤 𝘿𝙞𝙨𝙡𝙚𝙨𝙨𝙞𝙖 𝙚 𝘿𝙞𝙨𝙤𝙧𝙩𝙤𝙜𝙧𝙖𝙛𝙞𝙖

𝙄𝙣 𝙧𝙞𝙛𝙚𝙧𝙞𝙢𝙚𝙣𝙩𝙤 𝙖𝙡𝙡𝙚 𝙇𝙞𝙣𝙚𝙚 𝙂𝙪𝙞𝙙𝙖 𝘿𝙎𝘼 𝙄𝙨𝙩𝙞𝙩𝙪𝙩𝙤 𝙎𝙪𝙥𝙚𝙧𝙞𝙤𝙧𝙚 𝙙𝙞 𝙎𝙖𝙣𝙞𝙩𝙖̀

Discalculia: che cos’è, diagnosi e cosa possiamo fare

La discalculia, nota come disturbo del calcolo, è un disturbo specifico dell’apprendimento nella comprensione dell’aritmetica, come la difficoltà nel comprendere i numeri, nell’apprendimento di come manipolare i numeri e l’apprendimento dei fatti in matematica. La diagnosi che si formula è indipendente dall’intelligenza della persona.

Le prove strumentali nella diagnostica dei DSA

Alcuni dei test per la diagnosi dei DSA sono: Prove MT 3 Clinica (Primaria-Secondaria I°); DDE 2, Batteria per la valutazione della dislessia e della disortografia evolutiva -2 (Sartori et al. 2007); BVSCO-3 (Cornoldi, Ferrara, Re, 2022); AC-MT-3 6-14 anni Prove per la clinica (Cornoldi, C., Mammarella, I. C., Caviola, S., 2020), etc.


Li trovi tutti spiegati QUI:

DIAGNOSI DEI DSA, di Vio, Lo Presti e Tressoldi.

Come leggere una relazione per DSA – VIDEO

Quali sono i test per DSA?

test più utilizzati sono le prove MT, la BVSCO, le AC-MT. Per valutare i DSA, bisogna prima valutare attraverso un test multicomponenziale il livello intellettivo, in genere tramite il test WISC IV. Vengono somministrate una serie di prove per indagare diverse aeree: ragionamento visuo-spaziale, memoria lavoro, competenze di tipo scolastico, capacità attentive.

VIDEO spiegazione pratica clinica Linee Guida DSA 2022

Giorno 20 Gennaio 2022 sono state pubblicate dall’Istituto Superiore di Sanità le nuove Linee Guida sulla gestione dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento – Aggiornamento ed integrazioni.

La linea guida esamina numerose questioni inerenti i DSA, aggiornando il quesito sui trattamenti, proponendo degli indici predittivi, integrando con nuove indicazioni sulle diagnosi esistenti ed introducendo altre indicazioni diagnostiche completamente nuove.

Le nuove Linee Guida sui DSA 2022 sono state elaborate dal Sistema Linee Guida dell’Istituto Superiore di Sanità.

Il documento è molto articolato, con oltre 860 pagine, ed in questo video trovi la PRATICA CLINICA delle Nuove Linee Guida.

00:04 Introduzione alle Linee Guida, che cosa sono e di cosa parleremo.
04:26 Indici predittivi -1
07:45Sintesi nella pratica clinica quesito – 1
08:53 Diagnosi comprensione del testo – 2
11:23 Sintesi nella pratica clinica quesito – 2
12:08 Quantità simboliche e non-simboliche nel calcolo -3
15:18 Sintesi nella pratica clinica quesito – 3
15:53 Competenze matematiche nel disturbo del calcolo -4
19:31 Sintesi nella pratica clinica quesito – 4
21:36 Disgrafia – criteri per la diagnosi -5
26:07 Sintesi nella pratica clinica quesito – 5
27:24 Abilità compromesse nei DSA – 6
29:45 Diagnosi nei Bilingui – 7
36:35 Sintesi nella pratica clinica quesito – 7
38:15 Diagnosi DSA Adulti – 8
41:36 Sintesi nella pratica clinica quesito – 8
42:23 Trattamento DSA – 9
47:30 Sintesi nella pratica clinica quesito – 9

Nel nostro corso “Valutazione e Trattamento della Dislessia e Disortografia”, affrontiamo il Trattamento dei DSA secondo le Nuove Linee Guida dei DSA dell’Istituto Superiore di Sanità. Trovate il corso, nella sua versione OnLine QUI


Valutazione e Trattamento con i 7 Protocolli di InterventoDislessia e Disortografia
Docente: Dr. Gianluca Lo Presti
Durata 1 mese
Segui le lezioni e comunica con il Dr. Lo Presti per dubbi e domande 🙂

1. Le basi neuropsicologiche dei DSA

2. Il Trattamento della lettura nella Dislessia
3. Il Trattamento dell’ortografia nella Disortografia
4. Elenco strumenti intervento nella Discalculia e Disgrafia
5. Conclusioni Potenziamento DSA
6. Il Potenziamento dei DSA a Distanza
7. Lezione Skype di gruppo: risposte domande, casi e pratica clinica

++++ Supervisione Dr. Lo Presti
+ Lezioni già disponibili su *Basi del Trattamento, *Rapporto con la famiglia e *Aspetti legislativi
+ Corso “Valutare e Potenziare le MemoriE in età evolutiva”
+ Rivedi le lezioni h24; 7 giorni su 7
+ Attestato e slide tutte da scaricare

TROVI QUI PROGRAMMA COMPLETO E MODALITA’ DI ISCRIZIONE

CORSO “TUTOR DSA – Per Doposcuola Specialistico DSA”
Docente dr. Gianluca Lo Presti
Durata 2 Mesi
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1. DSA: aspetti neuropsicologici, clinici ed emotivi
2. Neuroapprendimento
3. Scuola e normativa
4. La famiglia del bambino
5. Il lavoro del Tutor
6. Metodo di studio
7. Lo studio delle discipline orali
8. Lo studio delle discipline scritte
9. Lo studio dell’aritmetica
10. Il Doposcuola specialistico per DSA

++++ Supervisione Dr. G. Lo Presti
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Nuove Linee Guida DSA 2022

Giorno 20 Gennaio 2022 sono state pubblicate dall’Istituto Superiore di Sanità le nuove Linee Guida sulla gestione dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento – Aggiornamento ed integrazioni.

La linea guida esamina numerose questioni inerenti i DSA, aggiornando il quesito sui trattamenti, proponendo degli indici predittivi, integrando con nuove indicazioni sulle diagnosi esistenti ed introducendo altre indicazioni diagnostiche completamente nuove.

Le nuove Linee Guida sui DSA 2022 sono state elaborate dal Sistema Linee Guida dell’Istituto Superiore di Sanità.

Il documento è molto articolato, di oltre 860 pagine, ma sia in questo nostro sito gianlucalopresti.net che sui canali social, abbiamo già preparato i contenuti operativi su come agire nella pratica clinica alla luce delle nuove LG DSA 2022. Li troverai su ->
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In più nel nostro corso “Valutazione e Trattamento della Dislessia e Disortografia”, affrontiamo il Trattamento dei DSA secondo le Nuove Linee Guida dei DSA dell’Istituto Superiore di Sanità. Trovate il corso, nella sua versione OnLine QUI


Valutazione e Trattamento con i 7 Protocolli di InterventoDislessia e Disortografia
Docente: Dr. Gianluca Lo Presti
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5. Il lavoro del Tutor
6. Metodo di studio
7. Lo studio delle discipline orali
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9. Lo studio dell’aritmetica
10. Il Doposcuola specialistico per DSA

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Differenza tra Valutazione e Diagnosi di DSA

Con il termine valutazione indichiamo tutte quelle procedure che implicano l’osservazione, l’anamnesi clinica ed i test di apprendimento. Tramite questi metodi possiamo poi giungere ad una diagnosi clinica, così da elaborare un piano di intervento, oppure effettuare una valutazione per stilare un piano di trattamento oppure ancora solo per la verifica di un monitoraggio-miglioramento post-trattamento.

In altre parole, se questa valutazione avrà lo scopo di giungere ad una diagnosi, allora seguiremo un chiaro percorso diagnostico con la verifica di tutti i criteri diagnostici, e così avremo una diagnosi clinica. A questa dovrebbe poi seguire un piano di trattamento personalizzato. Sempre attraverso una valutazione possiamo però anche valutare un soggetto solo per predisporre un piano di trattamento o effettuare un monitoraggio interno post-trattamento, così come indicato in tabella:

La Valutazione per DSA può avere dunque vari obiettivi. Sia quello di elaborare una diagnosi clinica, che quello di redigere un piano di un intervento o per un accurato monitoraggio post-trattamento.

Mettiamo il caso che un soggetto abbia già una diagnosi clinica, oppure che le difficoltà siano ancora lievi o in siamo nella prima-seconda classe della scuola primaria, in cui non possiamo ancora fare diagnosi di DSA e dunque effettuare una diagnosi completa. In tutti questi casi potrebbe essere necessario effettuare solo un piano di potenziamento, motivo per cui effettueremo una valutazione per DSA ai fini del trattamento.

Così facendo andremo oltre la mera verifica dei criteri diagnostici, ma ci porremo l’obiettivo di comprendere (e dunque valutare) dove intervenire, in quali abilità, con che strumenti e quali tempi, al fine di modificarne in positivo il trend evolutivo del soggetto. In conclusione effettuiamo sempre una valutazione per DSA, quello che cambia è l’obiettivo per cui valutiamo, se ai fini diagnostici o se (o in più) ai fini di un intervento o per un monitoraggio post-trattamento.

Nota di prudenza sull’utilizzo dei Test diagnostici per DSA

I test diagnostici sono fondamentali in tutti gli ambiti dei disturbi dello sviluppo, come anche nei DSA.

L’aspetto principale è che tramite questi strumenti riusciamo ad avere un dato oggettivo per la variabile che misuriamo.

Ad esempio possiamo conoscere con precisione la velocità di lettura di un soggetto, oppure se il numero di errori commessi in una prova di lettura, ortografia o calcolo si pone in un quadro di forti difficoltà.

Ogni test è sottoposto a rigorosi controlli di Attendibilità e Validità.

Un test è valido se effettivamente misura quel che si propone di misurare per esempio le velocità di lettura (prova di lettura di brano) quanto piuttosto gli errori ortografici a livello lessicale (prova di dettato di parole).

Mentre invece l’ Attendibilità riguarda la costanza del risultato inerente la misurazione di uno “stesso oggetto” compiuta da “persone diverse in situazioni diverse”, dunque se misura non solo la variabile che vuole misurare (solo “velocità di lettura”), ma soprattutto l’oggettività delle rilevazioni (tra un operatore ed un altro operatore) e l’accordo fra chi interpreta i risultati (così da non avere interpretazioni differenti) e la concordanza tra forme parallele con un “test re-test” (dunque se in certo lasso di tempo, ad esempio dopo 15 giorni senza nessuna variabile interveniente, la misurazione non cambia in modo staticamente significativo).

ATTENZIONE ALL’ERRORE STANDARD DI MISURA DI OGNI TEST

Nonostante ciò ogni test ha quello che definiamo Errore Standard di Misura o ESM.

L’errore standard di misura è il grado in cui è possibile parlare di errore casuale all’interno di una certa misurazione e sintetizza mediamente di quanto il punteggio ottenuto al test (variabile + errore) dista dal punteggio vero. Attendibilità, Validità ed Errore Standard di Misura ci fanno comprendere che se da un lato i risultati dei test ci indicato un dato con una forte probabilità statistica.

COSA SIGNIFICA QUESTO NEI DSA?

In pratica un punteggio nei Test per DSA, NON INDICA UNA CERTEZZA, quanto piuttosto UNA PROBABILITA’.

Sappiamo con ragionevole certezza, ovvero con una probabilità maggiore del 95%, ed in alcuni casi anche del 99% che quel dato sia corretto.

COME FACCIAMO A CONOSCERE LA CERTEZZA DI UN DATO COME GLI ERRORI O LA VELOCITA’ DI LETTURA IN CASO CON DSA?

Non possiamo avercela questa certezza, ma possiamo avvicinarci parecchi con l’uso di uno strumento che si utilizza SEMPRE PRIMA DEI TEST, ovvero: l’OSSERVAZIONE CLINICA ed il COLLOQUIO ANAMNESTICO.

DUNQUE NON SI FANNO I TEST E POI SI DECIDE LA DIAGNOSI?

Assolutamente no. Prima si esegue un colloquio clinico, e sulla base delle nostre osservazione formuliamo delle ipotesi (è dislessia?). Utilizzeremo i test SOLO per validare queste ipotesi. Questo processi si chiama METODO SCIENTIFICO. Il resto, dedurre una diagnosi dai punteggi dei test, è un metodo INDUTTIVO, tutto l’OPPOSTO del METODO SCIENTIFICO.

Se questa nota è utile, invitiamo alla condivisione.

Come non scambiare un DSA per un serio Disturbo dell’Attenzione.

Se abbiamo un soggetto che mostra un quadro con gravi e molti errori ortografici, o lettura lenta o problemi nella grafia o calcolo, si avvia subito l’ipotesi di un DSA. Se però a questo quadro gli addizioniamo una scarsa attenzione a scuola con test per l’attenzione in cui va male, allora spesso si conclude anche con una diagnosi di Disturbo dell’Attenzione, mentre questo disturbo non c’è. Vediamo di spiegarne il perché.


Il primo errore rischia di incorrere nei test dell’attenzione, nei quali, come sappiamo (vedi test RAN ed RV) soggetti con DSA hanno spesso punteggi negativi nelle prove di attenzione, dovuti appunto al DSA e non ad un vero e proprio Disturbo dell’attenzione. In più il Disturbo dell’attenzione non si diagnostica con metodo statico, dunque non con i test, ma con metodo clinico, dunque con i criteri diagnostici del DSM-5. Dove i test non sono direttamente citati, ma li utilizziamo noi solo “dopo” che tutti i segni clinici sono presenti o per avvalorarne il peso clinico.


Il secondo errore alle volte è nel modo di considerare l’attenzione in anamnesi. Sempre in riferimento all’attenzione nei DSA, quest’ultima non funziona nell’ambito “compiti e scuola” mentre invece funziona correttamente nelle cose che a lui interessano e in tutti gli altri ambiti di vita che non siano “compiti e scuola”. Infatti molto spesso i genitori dichiarano durante l’inchiesta che “Nelle cose che li interessano è attentissimo!”.


Dunque in un caso con gravi errori nell’ortografia ed un lentissima abilità di lettura, ed una disattenzione relegata al setting “compiti e scuola” è sicuramente presente l’ipotesi di Disortografia e Dislessia, ma non quella di un vero Disturbo dell’attenzione. Infatti uno dei criteri diagnostici per la disattenzione, in termini funzionalmente negativi del soggetto, è che questa disattenzione deve essere presente in due o più contesti di vita. E non solo. Infatti dei 9 criteri diagnostici del DMS-5 per il Disturbo dell’Attenzione o ADHD di Tipo 1, in cui ne servirebbero almeno 6 per fare una diagnosi clinica, nel soggetto con DSA molto spesso ne possono essere presenti anche 2 o 3, forse anche 4, ma non 6. Ovvero quelli che appunto servirebbero per avere una diagnosi clinica. Dunque una cosa è avere una difficoltà dell’attenzione, spesso presente nei soggetti con DSA, ma una cosa totalmente diversa è avere un disturbo clinico dell’attenzione conclamata in ADHD di Tipo 1 (DSM 5).
Il mio invito è quello di essere sempre scrupolosi con le diagnosi, soprattutto con le diagnosi differenziali e non scambiare per Disturbo dell’attenzione un soggetto che invece è DSA. Perché ad ogni diagnosi corrisponde ad un intervento, ed una diagnosi errata porta un intervento errato. Ovvero a nessun miglioramento.

Con un cordiale saluto

Il Trattamento della lettura nella Dislessia

La “primary information”: valutare l’abilità generale di lettura.

La prima informazione, e forse la più importante sulla lettura del bambino con Dislessia la otteniamo con la prova di lettura di brano. Una prova che valuta la sua lettura naturale di fronte un testo. La prova cardine, anche se imprecisa e “sporca” dal punto di vista neuropsicologico, in quanto nella prova di lettura di un brano vi saranno parole lunghe e corte, frequenti e rare, dunque il soggetto leggerà il brano con inceppi e velocità differenti.

Allora a cosa ci serve? Per prima cosa per il parametro di velocità di lettura, ovvero sillabe/secondi, per una eventuale diagnosi e per il confronto prima/dopo. Ma soprattutto per la nostra osservazione clinica, attraverso l’ascolto, e farci la nostra idea/ipotesi sul tipo di lettura e qualità degli errori commessi. Questo sarà il primo passo per il finale progetto di intervento.

Valutazione e potenziamento della lettura nella Dislessia

Chi partecipa al nostro Webinar sulla Valutazione Potenziamento della Dislessia e Disortografia (QUI) sa che abbiamo 4 protocolli di intervento nella Dislessia. Ogni protocollo è composto da test e materiali di potenziamento. Se il soggetto cade nella fase 1 potenzieremo la fase 1, altrimenti andremo avanti nelle successive valutazioni.

Come abbiamo già approfondito precedentemente (QUI), il nostro compito è quello di trovare il modulo preciso su cui eseguire il nostro Trattamento. Ad esempio se un soggetto legge sillabando (lettura fonologica, livello 3) è ovvio che avrà anche difficoltà nei livelli superiori come quelli nella lettura di parole (lettura lessicale, livello 4). Il nostro dubbio sarà: sbaglia anche le lettere nella discriminazione visiva ad un livello inferiore (livello 2).
Se la risposta sarà SI potremo potenziare il livello 2, se la risposta sarà NO allora abbiamo trovato il punto su cui porre l’obiettivo del nostro trattamento, ovvero il livello 3, con relativi materiali sperimentati di trattamento.

Come eseguire gli esercizi di potenziamento della lettura nella Dislessia.

Per prima cosa stabiliamo i tempi e fasi, a seconda della classe frequentata.

Il cuore dell’intervento specialistico sono i materiali di potenziamento, è bene che siano sperimentati su efficacia ed efficienza, in modo tale da garantirci un reale miglioramento.

Dagli studi sappiamo che il soggetto con Dislessia, ovviamente intelligente, seppur di poco, ma migliora nella sua lettura. Se lavoriamo con materiali qualsiasi dunque osserveremo un miglioramento, ma sarà dovuto solo alla sua evoluzione spontanea e non all’effetto del trattamento.

Prendiamo come esempio il soggetto di cui sopra che si trovava in un tipo di lettura fonologica, questo significa che utilizzeremo materiali sperimentati che vadano a stimolare solo i processi fonologici di lettura.

Esempio di progetto di intervento nella Dislessia.

Possiamo impostare il trattamento nella sua progettualità in vari modo, questo è uno dei più efficaci.

Il quale va personalizzato con gli obiettivi, i materiali i tempi specifici da caso a caso. Se ti interessa approfondire questo argomento, allora dai uno sguardo qui di seguito.

Valutazione e Trattamento della Dislessia e Disortografia.

Corso On-Line con Dr. G. Lo Presti

PER APPROFONDIRE, VAI QUI

Valutazione e Trattamento Dislessia e Disortografia con Protocolli di Intervento
+ Tecnica Potenziamento
+ Progetto, Tempi, Strumenti e Pratica di Intervento
+ Dislessia e Disortografia
+ Supervisione Dr. Lo Presti
+ Lezione di gruppo privata via Skype.

Sino ad esaurimento posti.

Scopri il PROGRAMMA COMPLETO, QUI

Basi neuropsicologiche e obiettivi nell’intervento dei DSA

Le basi neuropsicologiche nell’intervento nei DSA riguardano il “cuore” del lavoro del trattamento delle abilità di lettura, scrittura, grafia e calcolo.

Per prima cosa è bene partire dalla Definizione scientifica di DSA, ovvero di Disturbo Specifico di Apprendimento, eccola:

Hammill nel 1990 definiva le caratteristiche generali del Disturbo di Apprendimento (“learning disability” è l’espressione corrispondente in lingua inglese) basandosi sull’ intesa a cui erano giunte numerose associazioni di ricerca ed intervento nel campo.

I punti salienti sono quelli che il DSA è su base neurobiologica, in soggetti intelligenti, e che il DSA non dipende da fattori o problematiche ambientali o esterni come gli aspetti culturale o educativi, ma quanto piuttosto che DSA si nasce.

La «specificità» nell’intervento modulare dei DSA è quello che fa la differenza nel piano di trattamento. Infatti sappiamo dalle ricerche in corso che un intervento è efficace se interveniamo sul “locus funzionale deficitario“. Ad esempio se abbiamo un Disturbo della lettura, il locus funzionale deficitario sarà la lettura. Se abbiamo un Disturbo del calcolo allora sarà il calcolo, e così via.

Come vediamo da questa immagine un Disturbo della lettura, porta con se delle difficoltà o cadute anche in altri ambiti. Ma solo l’intervento sul locus funzionale deficitario ci potrà garantire un Trattamento con i risultati migliori.

Sempre per il principio che interveniamo nel luogo (o modulo cognitivo) che è stato diagnosticato come “Disturbo“. Se avessimo un disturbo della memoria, allora interverremo sulla memoria. Ma nel caso del DSA non abbiamo “disturbi della memoria”, quanto piuttosto delle “difficoltà” della memoria, queste sono non sono diagnosticate come Disturbi veri e propri. Stesse difficoltà che abbiamo anche nell’attenzione, pur non avendo diagnosi di Disturbo dell’attenzione. Oppure ancora difficoltà anche negli aspetti emotivi, pur non avendo diagnosi di un reale disturbo emotivo. Appare poco efficace e dunque improduttivo intervenire sugli aspetti corollari, circostanziali, non specifici del DSA. Ma è necessario centrare il punto specifico, centrale e che causa il DSA, ovvero il locus funzionale deficitario, ed intervenire su esso. Disturbo della Lettura=Lettura; Disturbo del Calcolo=Calcolo; Disturbo Ortografico=Ortografia; Disturbo dell’espressione scritta=Grafia. Così da far coincidere, come da manuale, diagnosi effettuata con obiettivo di intervento.

Per alzare il livello di efficacia è bene attuare le Ricerche sui DSA in pratica: queste sono le basi scientifiche che ci guidano negli esercizi e nel progetto di intervento dei bambini con DSA.

In tal senso il progetto di intervento nella Dislessia Evolutiva e come applicarlo in pratica con il “Metodo” di Potenziamento della Lettura e dell’Ortografia che utilizziamo nel nostro lavoro è questo:

Tutto questo ad inclusione dei vari protocolli di intervento li approfondiamo nel Webinar:

Valutazione e Trattamento della Dislessia e Disortografia.

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Valutazione e Trattamento Dislessia e Disortografia con Protocolli di Intervento
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+ Progetto, Tempi, Strumenti e Pratica di Intervento
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+ Supervisione Dr. Lo Presti
+ Lezione di gruppo privata via Skype.
Inizio prima lezione 31 Luglio 2020
Sino ad esaurimento posti.

Scopri il PROGRAMMA COMPLETO, QUI

Il lavoro tecnico dello psicologo nei DSA – Materiale e Video

In questo articolo troverai indicazioni pratiche di come lavorare con i Disturbi Specifici di Apprendimento, in modo clinico e scientifico. I contenuti sono disponibili sia in PDF che, alcuni di essi, da seguire in formato video. Anche se si tratta di brevi indicazioni siamo certi della loro efficace utilità.

Consigli e suggerimenti basati sia sulle ricerche in corso che sul metodo di lavoro attuato sul campo dal Dr. G. Lo Presti con i soggetti con Dislessia e DSA.

Qui di seguito vi sono indicati gli argomenti contenuti nel PDF che puoi scaricare a fine pagina ed i relativi video. Se lo ritieni interessante ti invitiamo alla condivisione, magari potrebbe essere utile anche ad altri. Buona lettura.

Argomenti

Aspetti scientifici moderni nei DSA

Le interviste cliniche nei Disturbi Evolutivi e DSA

Screening DSA con il metodo del CENDì (Comitato Epidemiologico Nazionale sulla Dislessia)

Scienza: linee guida intervento specialistico DSA

Attività 1 – Gli esercizi efficaci nella Dislessia Guarda ORA (7:03)

Attività 2 – Esempio progetto trattamento DSA Guarda ORA (5:01)

Attività 3 – Quanto dura un trattamento nei DSA Guarda ORA (3:06)

Attività 4 – I “Cicli” di Trattamento nei DSA Guarda ORA (3:02)

Attività 5 – Trattamento in studio o a casa? Guarda ORA (2:06)

Lo sviluppo professionale dello Psicologo nei DSA


WEBINAR DSA con Dr. Lo Presti

Pratici – Efficaci – Puoi rivedere le lezioni

-> Webinar Valutazione/Potenziamento Dislessia-Disortografia (Info)

-> Webinar Valutazione/Potenziamento MemoriE Età Evolutiva (Info)


Test Disturbi Linguaggio: Elenco per Età

Per la valutazione del linguaggio esistono molteplici prove, le trovi qui elencate per età, in un comodo file da scaricare in PDF.

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Tutti i nostri corsi On-line su Dislessia e Disturbi Specifici di Apprendimento, li trovi qui: https://gianlucalopresti.net/dsa-academy/

 

Clicca QUI per scaricare GRATUITAMENTE l’elenco dei Test 

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Dislessia: stiamo davvero facendo tutto il possibile? 3 cose da fare

Sono ormai molti gli studi che mostrano le evidenze scientifiche del potenziamento delle abilità di lettura, dunque con un incremento della velocità di lettura nei soggetti dislessici.
Ovviamente non si punta alla normalizzazione della velocità (vi è sempre presente un disturbo a carattere neurobiologico di fondo), quanto piuttosto ad acquisire una migliore abilità di lettura cercando di diminuire il più possibile il «gap» di distanza con gli altri normolettori.
Ripeto, non è importante puntare ad una impossibile normalizzazione di velocità di lettura, quanto piuttosto ad un miglioramento nello stesso soggetto.

Ciò è possibile seguendo queste indicazioni:

A- Valutare il livello.
_Purtroppo osservo con rarità valutazioni che indichino il livello effettivo del soggetto con#Dislessia. Come nella foto, vi sono 4 livelli (secondo l’accreditato Modello di sviluppo delle abilità di lettura, di Uta Frith), ovvero:
1- Consapevolezza fonologica;
2- Discriminazione visiva;
3- Abilità Fonologiche;
4- Abilità Lessicali.

B- Intervenire solo e solamente sul livello specifico del soggetto.
_Se non si sviluppa il livello “1”, sarà difficile accede al livello “2”.
E così via. Se il bambino si trova, ad esempio, ad un livello “2”, sarà qui necessario intervenire. Dunque, se dopo la valutazione, la sua difficoltà sarà concentrata nella Discriminazione visiva, la quale consiste nella difficoltà di distinguere lettere simili tra di loro dal punto di vista visivo, pur vedendoci benissimo, così da avere le classiche difficoltà come inversioni di lettere simili come B con la D, C o G, etc (qui un video in cui spiego cosa fare con queste specifiche difficoltà: https://www.facebook.com/blog.gianluca.lopresti/videos/vl.152245498523837/600969233402630/ )

C- Lavorare con costanza ogni giorno, anche per 20 minuti, prima dei compiti per casa ed una volta a settimana per 60 minuti.

Siamo proprio sicuri che stiamo lavorando sul livello giusto? Che ci abbiamo consigliato cosa fare? E come fare, per far migliorare il bambino con dislessia?

gl story 6→ INSEGNAMENTO ««Il potenziamento delle abilità, anche se scarsamente utilizzato, risulta essere molto efficace.
Per attuarlo servono 3 passi:
A- Valutazione che indichi il tipo di Dislessia (vedi foto);
B- Materiale che lavori solo ed esclusivamente su quello specifico livello (non utilizzare materiale generico, uguale per tutti, non sperimentato, o che non abbia un chiaro modello scientifico di fondo);
C- Lavorare con costanza (non basta una volta a settimana, anche se con poco impegno ma è importante lavorare anche a casa)»».

Bibliografia citata.
Frith, U. (1985) Beneath the surface of developmental dyslexia. In K. E. Patterson, J. C. Marshall & M

(Se utile, ricordati di condividere).
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Guide e Aiuti per Dislessia e DSA
Gianluca Lo Presti

Dislessia e DSA: Test Test Test

Sono importantissimi, ma non sono tutto.
Sono indispensabili, ma non sono la precisione assoluta.
Sono indicativi, ma non ci diranno mai chi è un soggetto, chi è «il» bambino.

gl story 5Sono molti i Test utilizzati per diagnosticare e valutare un bambino con‪ #‎Dislessia‬ e ‪#‎DSA‬.

Ogni test, dopo un semplicissimo calcolo statistico, indica un punteggio.

— Velocità —
Se parliamo di “velocità” il valore normale è con Z=”0″, come -0,3 oppure +0,5.
Eccellente da +1 in su, come +1,3 a salire.
Deficitario se -1 come -1,2 a scendere.

Nel caso in cui trovassimo un punteggio Z da -2 in giù, come ad esempio, -2,5; -3,1; etc. allora con ragionevole certezza, siamo di fronte ad una forte difficoltà in ciò che quel test misura.

Se misurando la “velocità” di lettura, otteniamo Z=-2,1 allora quel bambino legge come il 2,5% dei bambini che hanno letto peggio quella prova, ed abbiamo una certezza superiore al 95% che sia così.

— Errori —
Se parliamo di errori, il valore in caso di esito con prova deficitaria è indicata con <5°, ovvero “inferiore al quinto percentile”.

Ciò significa che quel bambino va male come il 5% dei bambini che hanno ottenuto la prestazione peggiore in quella prova.

Anche in questo caso, abbiamo una certezza al 95% che il test sia corretto.

Tutti i nostri corsi On-line su Dislessia e Disturbi Specifici di Apprendimento, li trovi qui: https://gianlucalopresti.net/dsa-academy/

— Conclusioni —
Sia che si tratti di velocità, sia che si tratti di errori, ogni Test ha quello che si definisce “ESM”, ovvero Errore Standard di Misura, dunque ogni test ha un margine controllato di errore, ma sempre di errore si tratta.
Come bypassare questo errore?
Investendo molte più risorse nell’intervista anamnestica, discutendo con la famiglia del bambino per il bambino, osservando i quaderni, chiedendo come studia il pomeriggio, quanto tempo, quali sono le sue difficoltà nella vita quotidiana. Cose che i test, non rilevano.

Se volete approfondire la valutazione ed i test per Dislessia e DSA (anche per ADHD ed altro) ho scritto questi libri per voi, qui: http://bit.ly/29UoTe3 .

→ INSEGNAMENTO ««Meno test e più ascolto. Dedicate molto più tempo a chiedere ai genitori i dettagliati indici di sviluppo; le fasi concernenti il parto, lo sviluppo linguistico e psicomotorio, e poi ancora il metodo di studio, le autonomia, la stanchezza, l’osservazione dei quaderni con i tipi di errori.
E, sopra ogni cosa, come il bambino -vive- la sua difficoltà»».

(Se utile, ricordati di condividere).
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Guide e Aiuti per Dislessia e DSA
Gianluca Lo Presti

Dislessia: sono più maschi o femmine?

Sauver ed al (2001) indicano sull’America Journal of Epidemiology la prevalenza dei soggetti con ‪#‎Dislessia‬ se sono più ‪#‎Maschi‬ o più ‪#‎Femmine‬. Rispondo in questo video.
Per tutti gli altri video, che sono usciti e che usciranno sui ‪#‎DSA‬ li trovi nella Pagina Ufficiale qui:
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Tutti i nostri corsi On-line su Dislessia e Disturbi Specifici di Apprendimento, li trovi qui: https://gianlucalopresti.net/dsa-academy/

Ho scritto un libro per voi con tutti i miei consigli, si chiama “Nostro figlio è dislessico”, manuale di autoaiuto per genitori con figli con Dislessia e DSA, lo trovi QUI.

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E’ possibile avere diversi DSA nello stesso soggetto?

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Disortografia: errori fonologici e lessicali

Impariamo a riconoscere gli errori Fonologici e Lessicali nella #Disortografia

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Il libro “Diagnosi dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento Scolastico” lo trovate qui: http://www.erickson.it/Libri/Pagine/Scheda-Libro.aspx?ItemId=37394

Ecco il sito con guide ed aiuti per #Dislessia e #DSA http://gianlucalopresti.net/