DSA: Potenziare una o più abilità alla volta?

Iniziamo subito con il dire che sarebbe buona prassi potenziare una sola abilità per volta.
Vediamo insieme perché.

Quando seguiamo un bambino con Dislessia e DSA, per prima cosa eseguiamo una valutazione diagnostica, e sulla base dei risultati ottenuti realizziamo un progetto di trattamento (per approfondire, vai qui). All’interno di questo progetto inseriamo tempi, strumenti ed obiettivi.
In questo articolo ci focalizzeremo sul numero di obiettivi da raggiungere.

E’ fortemente consigliato puntare ad una sola abilità per ciclo di trattamento.
Facciamo un esempio.
Mettiamo caso che il nostro bambino abbia due o più difficoltà (lettura, scrittura, etc.), inizieremo per il primo ciclo (3-4 mesi) con UN solo obiettivo (ad esempio, “Obiettivo Lettura”), al termine del ciclo di trattamento (3-4 mesi), sceglieremo se continuare con quell’obiettivo (esempio lettura) oppure puntare su un altra abilità (esempio scrittura), e così via.

Perché è consigliabile fare così e non lavorare su più abilità contemporaneamente?
Vediamo di rispondere a questa domanda con qualche esempio pratico.

  1. Tempo limitato. Secondo vari lavori di ricerca (Scammacca N.K., Roberts G. Vaughn, S. and Stuebing K.K. (2013) A Meta-Analysis of Interventions for Struggling Readers in Grades 4-12: 1980-2011. Journal Learning Disabilities, published 3 October ) servono almeno 16 ore si trattamento affinché vi sia una modifica del trend di apprendimento in un soggetto con DSA. Questo vuol dire che un soggetto deve lavorare di “qualità” per almeno 1 volta a settimana per 4 mesi. Solo così arriva a 16 ore. Il tutto per una sola abilità. Per migliorare in due abilità dovrebbe lavorare due ore a settimana. Il tutto con gli impegni della scuola, i compiti per casa, le attività extrascolatiche ed il meritato riposto. Dunque già porsi l’obiettivo di arrivare a 16 ore in 4 mesi è già più che ambizioso.
  2. Qualità del lavoro. 16 ore in 4 mesi, come abbiamo visto, sono almeno 1 ora di trattamento a settimana. Per chi lavora in abito clinico sa che vi sono i giorni in cui il soggetto è stanco, altri in cui è particolarmente distratto, in altri è assente alle sedute, in altri ancora non è al meglio della sua forma (sappiamo quanto la scuola stanchi). Dunque per arrivare a 16 ore di qualità serve inserire dei “richiami” con esercizi domiciliari.

Dunque se avessimo due obiettivi, ad esempio scrittura e lettura, dovremmo raddoppiare tutti questi valori, ma con ciò raddoppierebbe anche il carico di impegno (già tanti) sulle spallle del bambino che seguiamo, con il rischio di non raggiungere nessuno degli obiettivi.

In conclusione, appare pragmativamente più conveniente puntare ad un obiettivo “certo” nel ciclo di trattamento (dopotutto sono solo 3-4 mesi) ed alla fine di quest’ultimo decidere se riprogrammare lo stesso obiettivo (sullo stesso livello, oppure ad un livello diverso), oppure ancora puntare ad un obiettivo diverso di apprendimento.

Nel nostro corso “Valutazione e Trattamento della Dislessia e Disortografia”, affrontiamo il Trattamento dei DSA secondo le Nuove Linee Guida dei DSA dell’Istituto Superiore di Sanità. Trovate il corso, nella sua versione OnLine QUI


CORSO “TUTOR DSA – Per Doposcuola Specialistico DSA”
Programma completo QUI


CORSO “TUTOR DSA – Per Doposcuola Specialistico DSA”
Docente dr. Gianluca Lo Presti
Durata 2 Mesi
Segui le lezioni e comunica con il Dr. Lo Presti per dubbi e domande

1. DSA: aspetti neuropsicologici, clinici ed emotivi
2. Neuroapprendimento
3. Scuola e normativa
4. La famiglia del bambino
5. Il lavoro del Tutor
6. Metodo di studio
7. Lo studio delle discipline orali
8. Lo studio delle discipline scritte
9. Lo studio dell’aritmetica
10. Il Doposcuola specialistico per DSA

++++ Supervisione Dr. G. Lo Presti
+ Rivedi le lezioni h24; 7 giorni su 7
+ Attestato e slide tutte da scaricare

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Valutazione e Trattamento con i 7 Protocolli di InterventoDislessia e Disortografia
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Valutazione e Trattamento con i 7 Protocolli di InterventoDislessia e Disortografia
Docente: Dr. Gianluca Lo Presti
Durata1 mese
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1. Le basi neuropsicologiche dei DSA

2. Il Trattamento della lettura nella Dislessia
3. Il Trattamento dell’ortografia nella Disortografia
4. Elenco strumenti intervento nella Discalculia e Disgrafia
5. Conclusioni Potenziamento DSA
6. Il Potenziamento dei DSA a Distanza
7. Lezione Skype di gruppo: risposte domande, casi e pratica clinica
++++ Supervisione Dr. Lo Presti
+ Lezioni già disponibili su *Basi del Trattamento, *Rapporto con la famiglia e *Aspetti legislativi
+ Corso “Valutare e Potenziare le MemoriE in età evolutiva”
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Nuove Linee Guida DSA 2022

Giorno 20 Gennaio 2022 sono state pubblicate dall’Istituto Superiore di Sanità le nuove Linee Guida sulla gestione dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento – Aggiornamento ed integrazioni.

La linea guida esamina numerose questioni inerenti i DSA, aggiornando il quesito sui trattamenti, proponendo degli indici predittivi, integrando con nuove indicazioni sulle diagnosi esistenti ed introducendo altre indicazioni diagnostiche completamente nuove.

Le nuove Linee Guida sui DSA 2022 sono state elaborate dal Sistema Linee Guida dell’Istituto Superiore di Sanità.

Il documento è molto articolato, di oltre 860 pagine, ma sia in questo nostro sito gianlucalopresti.net che sui canali social, abbiamo già preparato i contenuti operativi su come agire nella pratica clinica alla luce delle nuove LG DSA 2022. Li troverai su ->
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In più nel nostro corso “Valutazione e Trattamento della Dislessia e Disortografia”, affrontiamo il Trattamento dei DSA secondo le Nuove Linee Guida dei DSA dell’Istituto Superiore di Sanità. Trovate il corso, nella sua versione OnLine QUI


Valutazione e Trattamento con i 7 Protocolli di InterventoDislessia e Disortografia
Docente: Dr. Gianluca Lo Presti
Durata 1 mese
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1. Le basi neuropsicologiche dei DSA

2. Il Trattamento della lettura nella Dislessia
3. Il Trattamento dell’ortografia nella Disortografia
4. Elenco strumenti intervento nella Discalculia e Disgrafia
5. Conclusioni Potenziamento DSA
6. Il Potenziamento dei DSA a Distanza
7. Lezione Skype di gruppo: risposte domande, casi e pratica clinica

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2. Neuroapprendimento
3. Scuola e normativa
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Il Trattamento della lettura nella Dislessia

La “primary information”: valutare l’abilità generale di lettura.

La prima informazione, e forse la più importante sulla lettura del bambino con Dislessia la otteniamo con la prova di lettura di brano. Una prova che valuta la sua lettura naturale di fronte un testo. La prova cardine, anche se imprecisa e “sporca” dal punto di vista neuropsicologico, in quanto nella prova di lettura di un brano vi saranno parole lunghe e corte, frequenti e rare, dunque il soggetto leggerà il brano con inceppi e velocità differenti.

Allora a cosa ci serve? Per prima cosa per il parametro di velocità di lettura, ovvero sillabe/secondi, per una eventuale diagnosi e per il confronto prima/dopo. Ma soprattutto per la nostra osservazione clinica, attraverso l’ascolto, e farci la nostra idea/ipotesi sul tipo di lettura e qualità degli errori commessi. Questo sarà il primo passo per il finale progetto di intervento.

Valutazione e potenziamento della lettura nella Dislessia

Chi partecipa al nostro Webinar sulla Valutazione Potenziamento della Dislessia e Disortografia (QUI) sa che abbiamo 4 protocolli di intervento nella Dislessia. Ogni protocollo è composto da test e materiali di potenziamento. Se il soggetto cade nella fase 1 potenzieremo la fase 1, altrimenti andremo avanti nelle successive valutazioni.

Come abbiamo già approfondito precedentemente (QUI), il nostro compito è quello di trovare il modulo preciso su cui eseguire il nostro Trattamento. Ad esempio se un soggetto legge sillabando (lettura fonologica, livello 3) è ovvio che avrà anche difficoltà nei livelli superiori come quelli nella lettura di parole (lettura lessicale, livello 4). Il nostro dubbio sarà: sbaglia anche le lettere nella discriminazione visiva ad un livello inferiore (livello 2).
Se la risposta sarà SI potremo potenziare il livello 2, se la risposta sarà NO allora abbiamo trovato il punto su cui porre l’obiettivo del nostro trattamento, ovvero il livello 3, con relativi materiali sperimentati di trattamento.

Come eseguire gli esercizi di potenziamento della lettura nella Dislessia.

Per prima cosa stabiliamo i tempi e fasi, a seconda della classe frequentata.

Il cuore dell’intervento specialistico sono i materiali di potenziamento, è bene che siano sperimentati su efficacia ed efficienza, in modo tale da garantirci un reale miglioramento.

Dagli studi sappiamo che il soggetto con Dislessia, ovviamente intelligente, seppur di poco, ma migliora nella sua lettura. Se lavoriamo con materiali qualsiasi dunque osserveremo un miglioramento, ma sarà dovuto solo alla sua evoluzione spontanea e non all’effetto del trattamento.

Prendiamo come esempio il soggetto di cui sopra che si trovava in un tipo di lettura fonologica, questo significa che utilizzeremo materiali sperimentati che vadano a stimolare solo i processi fonologici di lettura.

Esempio di progetto di intervento nella Dislessia.

Possiamo impostare il trattamento nella sua progettualità in vari modo, questo è uno dei più efficaci.

Il quale va personalizzato con gli obiettivi, i materiali i tempi specifici da caso a caso. Se ti interessa approfondire questo argomento, allora dai uno sguardo qui di seguito.

Valutazione e Trattamento della Dislessia e Disortografia.

Corso On-Line con Dr. G. Lo Presti

PER APPROFONDIRE, VAI QUI

Valutazione e Trattamento Dislessia e Disortografia con Protocolli di Intervento
+ Tecnica Potenziamento
+ Progetto, Tempi, Strumenti e Pratica di Intervento
+ Dislessia e Disortografia
+ Supervisione Dr. Lo Presti
+ Lezione di gruppo privata via Skype.

Sino ad esaurimento posti.

Scopri il PROGRAMMA COMPLETO, QUI

Basi neuropsicologiche e obiettivi nell’intervento dei DSA

Le basi neuropsicologiche nell’intervento nei DSA riguardano il “cuore” del lavoro del trattamento delle abilità di lettura, scrittura, grafia e calcolo.

Per prima cosa è bene partire dalla Definizione scientifica di DSA, ovvero di Disturbo Specifico di Apprendimento, eccola:

Hammill nel 1990 definiva le caratteristiche generali del Disturbo di Apprendimento (“learning disability” è l’espressione corrispondente in lingua inglese) basandosi sull’ intesa a cui erano giunte numerose associazioni di ricerca ed intervento nel campo.

I punti salienti sono quelli che il DSA è su base neurobiologica, in soggetti intelligenti, e che il DSA non dipende da fattori o problematiche ambientali o esterni come gli aspetti culturale o educativi, ma quanto piuttosto che DSA si nasce.

La «specificità» nell’intervento modulare dei DSA è quello che fa la differenza nel piano di trattamento. Infatti sappiamo dalle ricerche in corso che un intervento è efficace se interveniamo sul “locus funzionale deficitario“. Ad esempio se abbiamo un Disturbo della lettura, il locus funzionale deficitario sarà la lettura. Se abbiamo un Disturbo del calcolo allora sarà il calcolo, e così via.

Come vediamo da questa immagine un Disturbo della lettura, porta con se delle difficoltà o cadute anche in altri ambiti. Ma solo l’intervento sul locus funzionale deficitario ci potrà garantire un Trattamento con i risultati migliori.

Sempre per il principio che interveniamo nel luogo (o modulo cognitivo) che è stato diagnosticato come “Disturbo“. Se avessimo un disturbo della memoria, allora interverremo sulla memoria. Ma nel caso del DSA non abbiamo “disturbi della memoria”, quanto piuttosto delle “difficoltà” della memoria, queste sono non sono diagnosticate come Disturbi veri e propri. Stesse difficoltà che abbiamo anche nell’attenzione, pur non avendo diagnosi di Disturbo dell’attenzione. Oppure ancora difficoltà anche negli aspetti emotivi, pur non avendo diagnosi di un reale disturbo emotivo. Appare poco efficace e dunque improduttivo intervenire sugli aspetti corollari, circostanziali, non specifici del DSA. Ma è necessario centrare il punto specifico, centrale e che causa il DSA, ovvero il locus funzionale deficitario, ed intervenire su esso. Disturbo della Lettura=Lettura; Disturbo del Calcolo=Calcolo; Disturbo Ortografico=Ortografia; Disturbo dell’espressione scritta=Grafia. Così da far coincidere, come da manuale, diagnosi effettuata con obiettivo di intervento.

Per alzare il livello di efficacia è bene attuare le Ricerche sui DSA in pratica: queste sono le basi scientifiche che ci guidano negli esercizi e nel progetto di intervento dei bambini con DSA.

In tal senso il progetto di intervento nella Dislessia Evolutiva e come applicarlo in pratica con il “Metodo” di Potenziamento della Lettura e dell’Ortografia che utilizziamo nel nostro lavoro è questo:

Tutto questo ad inclusione dei vari protocolli di intervento li approfondiamo nel Webinar:

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Inizio prima lezione 31 Luglio 2020
Sino ad esaurimento posti.

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Nel caso di un bambino che presenta più DSA, come stabilire la priorità d’intervento?

Vediamo di approfondire meglio la priorità di trattamento nei DSA a secondo dell’età.

Sotto i 12 anni: a parità di condizione darei la priorità a lettura e grafia. Ciò in quanto superati i 12 anni si chiude una delle più importanti finestre evolutive e si migliora molto meno in lettura e grafia rispetto a quanto si possa migliorare in ortografia e calcolo. Infatti dopo i 12 anni è più semplice ottenere dei miglioramenti nell’ortografia e calcolo rispetto a lettura e grafia. Attenzione: abbiamo detto che è più semplice rispetto a lettura e grafia, non che sia semplice in generale.

Sopra i 12 anni: puoi sceglie sulla base di quale disturbo sia messo peggio.

Facciamo qualche esempio

Se segui un bambino di 8 anni che tra tutti i suoi DSA è messo peggio in lettura e ortografia, allora inizia dalla lettura. Puoi fare un trattamento sulla lettura (con 1 o più cicli) e poi il resto.

Se segui un ragazzino di 13 anni che tra tutti i suoi DSA è messo peggio in lettura ed ortografia, allora sta a te scegliere. Io un tentativo sulla lettura lo farei comunque, anche con un ciclo singolo (sono solo 3/4 mesi), per poi passare al resto.

Spiegazione tecnica: consiglio di iniziare sempre dal tipo di DSA che è maggiormente deficitario. Se ti trovi con un soggetto al di sotto dei 12 anni, dai priorità a lettura e grafia.

Approfondiamo questi ed altri argomenti QUI.

Valutazione, Potenziamento e Studio nella Dislessia: un approccio clinico integrato

Da anni lavoriamo per andare oltre alla semplice somministrazione di test, che rischia di materializzarsi in una diagnosi generica, ed infine si rimanda ad un altro operatore il compito dell’intervento. Il tutto in modo del tutto scollegato tra la valutazione effettuata, e l’intervento che poi verrà messo in atto. A nostro avviso il modo migliore è quello di sincronizzare i Percorsi diagnostici con i Protocolli d’intervento. In pratica si interviene sul modulo specifico in cui si è osservato il locus funzionale deficitario. Semplice a parole, molto meno nei fatti, ma i risultati permettono di osservare com ogni soggetto con Dislessia, sulla base del proprio livello di partenza, abbia un percorso chiaro e ben definito. Il quale, se va bene, si ripete; se va male, sappiamo su quale variabile intervenire per migliorare il processo. In entrambi i casi, parliamo di scienza per i DSA, misurabile, reiterabile ed osservabile. Qui di seguito trovate le slide in cui apptofondiamo:

  • Modello di sviluppo delle fasi di lettura.
  • Introduzione ai 4 protocolli di valutazione/potenziamento
  • Schema di sintesi: Valutazione Potenziamento Studio

E’ dunque essenziale andare oltre una diagnosi generica, e mettere insieme valutazione, potenziamento e metodo di studio, sulla base del tipo di livello di Dislessia riscontrata.


Se volete approfondire questi temi, abbiamo ideato vari corsi OnLine in cui sarò il vostro docente, sui temi dello studio nella Dislessia e Potenziamento dei DSA; li trovate QUI.


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Ho scritto un libro per voi con tutti i miei consigli, si chiama “Nostro figlio è dislessico”, manuale di autoaiuto per genitori con figli con Dislessia e DSA, lo trovi QUI.

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Nostro figlio è Dislessico – Gianluca Lo Presti

Ti ricordo anche i DUE testi tecnici sulla DIAGNOSI di TUTTI i DSA e Disturbi Evoluti, li trovi QUI.

INTERVENTO specialistico DISLESSIA: 4 lezioni GRATUITE

Approcciarsi in modo scientifico alla Dislessia significa conoscere una vera e propria professione, iniziamo però parlandovi di alcune cose molto frequenti che però non andrebbero fatte ed invece come muoversi in modo alternativo:

  1. NON utilizzare strumenti solo perchè sono “belli” o “divertenti” ma più che altro che siano VALIDATI dalla ricerca scientifica sui DSA. Insomma, anche un gesso per una gamba rotta se dipinto è bello o se mi muove la gamba in modo automatico è divertente, ma se la mia è una frattura alla clavicola, quel gesso, seppure bello e divertente, non servirà a nulla. Dunque, evitate di scegliere strumenti sulla base di caratteristiche diverse dalle ricerche scientifiche in corso.
  2. NON lavorate senza un obiettivo neuropsicologico specifico di miglioramento. Ma abbiate sempre un obiettivo specifico come ad esempio “migliorare la velocità di lettura di 0,3 sill/sec”; “diminuire gli errori di 1/5 percentile” etc.
  3. NON lavorate senza un periodo di lavoro PRECISO, viceversa ponete sempre il tempo in cui raggiungerete quell’obiettivo. Ad esempio “il progetto di aiuto durerà 4 mesi, ed avrà questi obiettivi… A)… etc. “

Questi e molti altri consigli li vedremo in queste 4 lezioni, gratuite per voi.

Queste qui di seguito sono solamente 1% di quello di quello che potrete apprendere nel nostro Corso ONLINE sul POTENZIAMENTO della DISLESSIA e DISORTOGRAFIA, lo trovi QUI. 

𝘾𝙤𝙧𝙨𝙤 𝙊𝙣 𝙇𝙞𝙣𝙚 -> 𝙑𝙖𝙡𝙪𝙩𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙚 𝙏𝙧𝙖𝙩𝙩𝙖𝙢𝙚𝙣𝙩𝙤 𝙘𝙤𝙣 𝙞 7 𝙋𝙧𝙤𝙩𝙤𝙘𝙤𝙡𝙡𝙞 𝙙𝙞 𝙄𝙣𝙩𝙚𝙧𝙫𝙚𝙣𝙩𝙤 𝘿𝙞𝙨𝙡𝙚𝙨𝙨𝙞𝙖 𝙚 𝘿𝙞𝙨𝙤𝙧𝙩𝙤𝙜𝙧𝙖𝙛𝙞𝙖

Cosa fare quando un bambino con dislessia inverte le lettere?

Una delle caratteristiche più frequenti dei bambini con Dislessia (soprattuto se su base visiva, un approfondimento, qui) concerne l’inversione delle lettere. Se sei un genitore, operatore o insegnante ed hai avuto modo di ascoltare la lettura di un bambino con Dislessia (ovvero con Disturbo Specifici di Apprendimento), ti sarai sicuramente accorta degli errori di inversione di B con D, M con N e molti altri ancora.

In questo articolo, grazie al lavoro di ricerca specifico sulla Dislessia a cura di EasyReading possiamo trovare un confronto tra le lettere usuali (sulla sinistra) e le lettere ad ALTA leggibilità per Dislessia (sulla destra), ecco lo Slideshow:

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Un altro metodo, è quello del POTENZIAMENTO della lettura, ovvero con esercizi specifici, e ne parlo in questo video:

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In più se volete approfondire questi temi, abbiamo ideato vari corsi OnLine in cui sarò il vostro docente, sui temi dello studio nella Dislessia e Potenziamento dei DSA; li trovate QUI.

 

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Dislessia: la serenità prima dei voti

Quando hai un bambino con Difficoltà o #Disturbi certe situazioni le vedi in modo diverso. Vai al di là di voti, o di quella banale competizione dell’apparire che impoverisce l’animo umano.
Questa storia che sto per raccontarvi, è tutto l’opposto. Parla di quelle difficoltà di apprendimento scarsamente riconosciute, ma, come molti genitori che vogliono il meglio, scelgono di approfondire seriamente, con calma ed attenzione, la situazione della figlia.
Dopo aver avuto il piacere di incontrare questa famiglia, valuto la situazione come #Dislessia di livello grave, con compromissione in #discriminazione #visiva delle #lettere. Tradotto: la bambina nonostante gli aiuti, non riesce (dunque “grave” secondo DSM-5), ed il suo non riuscire è rappresentato dall’inversione delle lettere simili tra di loto nella forma (come P D etc) durante la lettura (ovvero “Discriminazione visiva” secondo #Modello Evolutivo UF).
Iniziamo un percorso sia di Potenziamento delle abilità discriminative-visive (come quello che vedremo nel corso online sul Potenziamento qui: https://gianlucalopresti.net/corso-potenziamento-dsa/ ) dove si lavora con costanza con 3 cicli di 4 mesi per fargli migliorare la velocità di lettura strumentale. Attiviamo parallelamente un doposcuola per #DSA (ma di quelli veri) con metodo specifico per l’apprendimento dei contenuti in 5 passi (ovvero tutto ciò che vedremo al corso online sul metodo, qui: https://gianlucalopresti.net/corso-online-metodo-di-studio-dislessia-e-strumenti-compensativi/ ). Il #PDP a scuola è assolutamente applicato grazie a dei docenti attenti (anche se non tutti, per fortuna però essi sono in tanti). Passano i mesi, e si va al monitoraggio successivo: abbiamo degli utili miglioramenti ma ciò non basta. Giorno dopo giorno, mesi dopo mesi si lavora ancora. Senza fretta, ma senza sosta.
Due anni dopo, siamo qui a rivedere la situazione, e, nonostante i voti eccellenti, quello che sottolinea la famiglia è il valore più alto e nobile che si possa mai osservare in un figlio: la SERENITA’.
 
Vi saluto con le parole della Madre:
 
«LE MAESTRE E NOI GENITORI SIAMO CONTENTI DEI RISULTATI RAGGIUNTI, SOPRATTUTTO PERCHE’ LA BAMBINA STA AFFRONTANDO CON SERENITA’ L’ANNO SCOLASTICO».
 
Grazie a tutti.

3 punti basilari per la tecnica di Potenziamento nei DSA

Cosa intendiamo per potenziamento, chi lo esegue e come funziona. Ecco le domande a cui proviamo a rispondere in questa diretta Live.

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Tutti i nostri corsi On-line su Dislessia e Disturbi Specifici di Apprendimento, li trovi qui: https://gianlucalopresti.net/dsa-academy/

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Dislessia: tempi di lavoro a casa per il Potenziamento abilità di lettura.

Quanto tempo lavorare con i bambini con Dislessia per ottenere un miglioramento?
Secondo le ricerche in corso servono almeno 15 ore di intervento per migliorare un tipo di abilità ((estratto dalla presentazione  alla Tavola Rotonda del congresso AIRIPA).

In prima analisi osserviamo il confronto tra i vari setting in un nostra ricerca passata, e successivamente il “come” potrebbe essere organizzata una “settimana tipo”, il tutto tratto dal libro “Nostro figlio è dislessico”.

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L’ideale dunque è lavorare per un ciclo di 3-4 mesi, con un a frequenza di circa 3-4 giorni alla settimana, prima dei compiti per casa, con esercizi e software specifici. Ecco i nostri post sul Potenziamento, li trovi qui.

Tutti i nostri corsi On-line su Dislessia e Disturbi Specifici di Apprendimento, li trovi qui: https://gianlucalopresti.net/dsa-academy/


Ho scritto un libro per voi con tutti i miei consigli, si chiama “Nostro figlio è dislessico”, manuale di autoaiuto per genitori con figli con Dislessia e DSA, lo trovi QUI.

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4 indicazioni utili per il trattamento domiciliare dislessia (per esperti DSA)

Quattro consigli immediati a chi si trova a dover affrontare un intervento domiciliare sulla Dislessia (estratto dalla presentazione  alla Tavola Rotonda del congresso AIRIPA).

1- Il trattamento domiciliare ha la sua efficacia.

2- Gli esercizi migliori sono quelli basati su abilità di sviluppo della lettura.

3- Appare utile proporre più cicli.

4- Nel nostro caso singolo è bene monitorare il trend evoluto del soggetto.

Eccoli in slideshow.

 

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Ecco i sintesi le 4 indicazioni e la bibliografia scientifica di riferimento:

 

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Ti ricordo anche i DUE testi tecnici sulla DIAGNOSI di TUTTI i DSA e Disturbi Evoluti, eccoli QUI.

 

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Dislessia: stiamo davvero facendo tutto il possibile? 3 cose da fare

Sono ormai molti gli studi che mostrano le evidenze scientifiche del potenziamento delle abilità di lettura, dunque con un incremento della velocità di lettura nei soggetti dislessici.
Ovviamente non si punta alla normalizzazione della velocità (vi è sempre presente un disturbo a carattere neurobiologico di fondo), quanto piuttosto ad acquisire una migliore abilità di lettura cercando di diminuire il più possibile il «gap» di distanza con gli altri normolettori.
Ripeto, non è importante puntare ad una impossibile normalizzazione di velocità di lettura, quanto piuttosto ad un miglioramento nello stesso soggetto.

Ciò è possibile seguendo queste indicazioni:

A- Valutare il livello.
_Purtroppo osservo con rarità valutazioni che indichino il livello effettivo del soggetto con#Dislessia. Come nella foto, vi sono 4 livelli (secondo l’accreditato Modello di sviluppo delle abilità di lettura, di Uta Frith), ovvero:
1- Consapevolezza fonologica;
2- Discriminazione visiva;
3- Abilità Fonologiche;
4- Abilità Lessicali.

B- Intervenire solo e solamente sul livello specifico del soggetto.
_Se non si sviluppa il livello “1”, sarà difficile accede al livello “2”.
E così via. Se il bambino si trova, ad esempio, ad un livello “2”, sarà qui necessario intervenire. Dunque, se dopo la valutazione, la sua difficoltà sarà concentrata nella Discriminazione visiva, la quale consiste nella difficoltà di distinguere lettere simili tra di loro dal punto di vista visivo, pur vedendoci benissimo, così da avere le classiche difficoltà come inversioni di lettere simili come B con la D, C o G, etc (qui un video in cui spiego cosa fare con queste specifiche difficoltà: https://www.facebook.com/blog.gianluca.lopresti/videos/vl.152245498523837/600969233402630/ )

C- Lavorare con costanza ogni giorno, anche per 20 minuti, prima dei compiti per casa ed una volta a settimana per 60 minuti.

Siamo proprio sicuri che stiamo lavorando sul livello giusto? Che ci abbiamo consigliato cosa fare? E come fare, per far migliorare il bambino con dislessia?

gl story 6→ INSEGNAMENTO ««Il potenziamento delle abilità, anche se scarsamente utilizzato, risulta essere molto efficace.
Per attuarlo servono 3 passi:
A- Valutazione che indichi il tipo di Dislessia (vedi foto);
B- Materiale che lavori solo ed esclusivamente su quello specifico livello (non utilizzare materiale generico, uguale per tutti, non sperimentato, o che non abbia un chiaro modello scientifico di fondo);
C- Lavorare con costanza (non basta una volta a settimana, anche se con poco impegno ma è importante lavorare anche a casa)»».

Bibliografia citata.
Frith, U. (1985) Beneath the surface of developmental dyslexia. In K. E. Patterson, J. C. Marshall & M

(Se utile, ricordati di condividere).
___________
Guide e Aiuti per Dislessia e DSA
Gianluca Lo Presti

Il Potenziamento nei DSA

Vedevo tutti intenti a prendere appunti, mentre mi trovavo a ‪#‎Genova‬, grazie a OSDislessia Genova Tigullio Onlus, a parlare di cosa «prova» un bambino con ‪#‎Dislessia‬ in classe, di quali strumenti compensativi usare in classe e che tipo di didattica per i Disturbi Specifici di Apprendimento.

gl story 1

Ciò mi ha onorato più del dovuto. Perché?
Semplicemente, perché racconto la mia esperienza fatta di aiuti ogni giorno, ogni giorno ed ancora, ogni giorno con bambini con Dislessia e ‪#‎DSA‬.

Mi vengono poste domande, e rispondo, rispondo su quali siano le migliori metodiche, a mio avviso, per potenziare le sue abilità.
Si, proprio “abilità”.
Si, proprio “potenziare”.

Perché?

Perché, tecnicamente, non abbiamo una lesione o perdita di abilità (motivo per cui è di certo poco consono nei DSA parlare di “riabilitazione”), quanto piuttosto abbiamo uno sviluppo “diverso” delle abilità di apprendimento, una “caratteristica” di apprendimento.

E, dunque, “potenziamento” di abilità, sia “carenti” che “eccellenti”.

Nella Dislessia potenziamo il margine che è possibile migliorare della loro lettura deficitaria (potenziamento di abilità carente), ma potenziamo anche ciò che hanno sviluppato grazie alla loro intelligenza, come la memoria visiva, le strategie di studio alternativo, o il canale uditivo (potenziamento di abilità eccellente).

Non ci interessa che leggano velocemente come gli altri, ci interessa fargli recuperare il massimo di abilità di lettura entro i 12 anni.
Con ciò potranno studiare meglio, faticare di meno, ed usare con più efficacia gli strumenti compensativi.

→ INSEGNAMENTO ««Potenziare le abilità di apprendimento nei DSA risulta essere prioritario rispetto ai compiti per casa, agli strumenti dispensativi e compensativi»».

(Se utile, ricordati di condividere).

Tutti i nostri corsi On-line su Dislessia e Disturbi Specifici di Apprendimento, li trovi qui: https://gianlucalopresti.net/dsa-academy/

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Guide e aiuti per Dislessia e DSA
Gianluca Lo Presti

B o D? Come aiutare i bambini con Dislessia che confondono le lettere

Sono molti i bambini con Dislessia che invertono la B con P o la C con la G, e non solo.

Vediamo quali esercizi possiamo effettuare per aiutarli.

Tutti i nostri corsi On-line su Dislessia e Disturbi Specifici di Apprendimento, li trovi qui: https://gianlucalopresti.net/dsa-academy/

Ho scritto un libro per voi con tutti i miei consigli, si chiama “Nostro figlio è dislessico”, manuale di autoaiuto per genitori con figli con Dislessia e DSA, lo trovi QUI.

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Se tuo figlio ci vede bene ma legge male, tieni gli occhi aperti

Se man mano che la scuola procede, le difficoltà di vostro figlio non sembrano diminuire, ma, al contrario, aumentano nel corso degli anni (o dei mesi), le ipotesi da vagliare sono quelle legate sia all’acuità visiva che alla sensibilità uditiva. Infatti, non sono pochi i genitori che fanno eseguire ai figli dei controlli della vista o dell’udito per verificare se vi possano essere difficoltà sensoriali.

Nella maggior parte dei casi con ipotesi di DSA, però, questi esami danno esito negativo, e la conclusione a cui si dovrà pervenire è che, evidentemente, le difficoltà di apprendimento non sono attribuibili a tali cause.

(Tratto dall’anteprima di “Nostro figlio è dislessico”).

Da qui nascono molti dubbi e domande, come, ad esempio: Perché accade questo?, Cosa ha mio figlio?, Come posso aiutarlo?

Così, ho scritto un libro per voi con tutti i miei consigli, si chiama “Nostro figlio è dislessico”, manuale di autoaiuto per genitori con figli con Dislessia e DSA, lo trovi QUI.

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Nostro figlio è dislessico – Gianluca Lo Presti.


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Genitori: vi siete mai trovati in questa situazione?

Lasciate che vi racconti una storia.

In seconda elementare G. si era fatto ancor più nervoso e irritabile, a tratti pieno di rabbia e permaloso, mentre i rapporti con i compagni peggioravano. La differenza con il resto della classe si era fatta evidente. Anche a casa la situazione non era allegra: la sua resistenza si era fatta più forte e usava tattiche di tutti i tipi per evitare di fare i compiti. Lasciava libri e quaderni a scuola o tornava senza penne, senza colori, senza astuccio. Glieli ricompravo, e li perdeva di nuovo. Una vera disperazione. Ogni tanto svolazzava qualche quaderno o scappava qualche urlo, insieme alla pazienza. Mi sarebbe servita una «mamma di sostegno», o almeno qualcuno che mi spiegasse come aiutarlo. Ero sola e un po’ sconfortata. Il papà, un po’ perché allergico alle attività scolastiche, un po’ per la preoccupazione di rivedere come in un piccolo specchio il riflesso di personali sofferenze tra i banchi, si teneva fuori. Non riuscivo a capire cosa gli impedisse di imparare a leggere e a scrivere come gli altri, cosa lo portasse ad avere un rapporto così faticoso con la scuola.

Il racconto è di Anna Di Lauro (2012), una mamma con un figlio con DSA. Vi siete mai trovati in questa situazione?

Sappiate che non siete i soli, perché sono molte le storie simili a queste che ascolto ogni giorno quando ho di fronte un genitore che elenca tutte le difficoltà che incontra con il proprio figlio, anche solo dall’iniziare a fargli eseguire i compiti a casa, sino ai problemi nell’apprendimento della lettura, scrittura o calcolo. Da qui nascono molti dubbi e domande, come, ad esempio: Perché accade questo?, Cosa ha mio figlio?, Come posso aiutarlo?

 

Così, ho scritto un libro per voi con tutti i miei consigli, si chiama “Nostro figlio è dislessico”, manuale di autoaiuto per genitori con figli con Dislessia e DSA, lo trovi QUI.

(tratto dall’anteprima pubblica del testo, qui)


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7 buoni libri sulla Dislessia

Oggi vorrei consigliarvi alcuni libri sula Dislessia, per capirla ed affrontarla al meglio, suddivisi per ciò che può esservi più utile.

 

GRAMMATICA

Analisi grammaticale e logica al volo.

Strumenti per l’apprendimento intuitivo con il metodo analogico.

 

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Esiste un segreto per insegnare a svolgere «al volo» l’analisi grammaticale e logica, evitando mesi di spiegazioni spesso infruttuose: è quello di presentare subito all’alunno tutte le conoscenze necessarie provviste di agganci emozionali, come le due strisce illustrate allegate a questo volume. Di Camillo Bortolato.

 

 

POSSIBILITA’

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Cos’hanno in comune Leonardo da Vinci, Steven Spielberg, Albert Einstein e George Clooney?
La loro dislessia o, per meglio dire, la tenacia con la quale sono
riusciti a superare le difficoltà legate a questo disturbo dell’apprendimento, facendo emergere le loro potenzialità creative. Di Rossella Grenci

 

TESTI SCRITTI

Comprensione e produzione del testo per alunni con DSA.

Schede e attività didattiche per facilitare il passaggio dalla scuola primaria alla scuola secondaria.

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Il volume è pensato per guidare l’alunno con Disturbi Specifici di Apprendimento verso il consolidamento di strategie per migliorare le abilità di comprensione e produzione di un testo scritto. Di Cristina Gaggioli

 

ESPERIENZE

Pensami al contrario.

Storie e testimonianze sui DSA.

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Pensami al contrario è una raccolta di testimonianze che ci parla di disturbi di apprendimento. I numerosi racconti si avvicendano trasportandoci in un mondo complesso e al contempo semplice. Storie che si assomigliano, da cui trarre insegnamento. A cura di Daniela Conti e Anna Paris

 

STRATEGIE EFFICACI

Nostro figlio è dislessico.

Manuale di autoaiuto per i genitori di bambini con DSA.

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Frutto di anni di pratica professionale diretta, il volume nasce con lo scopo di rendere i genitori:
• informati sui cambiamenti normativi in materia di DSA;
• in grado di riconoscere i fattori di rischio e i sintomi;
• consapevoli delle risposte che lo specialista deve fornire alla conclusione del percorso diagnostico;
• condividere con gli insegnanti il Piano Didattico Personalizzato;
• gestire la delicata attività dello studio a casa;
• prevenire gli effetti secondari del disturbo sul piano emotivo, motivazionale e relazionale. Di Gianluca Lo Presti

 

SCUOLA

Dislessia e altri DSA a scuola

Strategie efficaci per gli insegnanti

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Questo libro fornisce agli insegnanti un quadro esauriente delle caratteristiche peculiari dei vari disturbi, fornendo poi numerose indicazioni e suggerimenti per lavorare in modo efficace sia nei casi in cui è necessario un recupero mirato a specifiche difficoltà. Con i contributi dei maggiori esperti dei DSA.

 

TECNICI

Diagnosi dei disturbi specifici dell’apprendimento scolastico

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I cosiddetti «disturbi dell’apprendimento scolastico », che colpiscono principalmente le abilità di lettura, di scrittura e di calcolo, richiedono attenzione e interventi particolarmente accurati. Questo libro fornisce agli psicologi e agli insegnanti gli strumenti e i materiali specialistici indispensabili per stendere insieme una diagnosi direttamente «funzionale» al recupero degli apprendimenti, articolata su concetti chiari e comprensibili. Di Claudio Vio, Patrizio Tressoldi e Gianluca Lo Presti

 


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Suggerimenti sul potenziamento delle abilità di apprendimento nei DSA

Come migliorare le abilità di lettura, ortografia, grafia e calcolo, li trovi nell’innovativo manuale di autoaiuto per genitori di bambini con Dislessia e DSA “Nostro figlio è Dislessico” ecco la scheda tecnica
Ordinalo al Numero verde, solo per ordini.
800 844052 da lunedì a venerdì dalle 8 alle 19
il sabato dalle ore 8 alle 12

Ecco perchè nei DSA è meglio parlare di Potenziamento (e non di Riabilitazione).

POTENZIAMENTO O RIABILITAZIONE dei DSA?

Dopo la diagnosi di DSA molti genitori iniziano per i loro figli un percorso di incontri con Psicologi, Logopedisti, Educatori, Pedagogisti, Psicomotricisti, (ognuno di questi, adeguatamente formato con competenze specifiche per i DSA) al fine di migliorare le abilità.

Nei DSA, dal punto di vista puramente Formale si parla di Riabilitazione o di Rieducazione Funzionale. E questo si fa quando si emettono le ricevute fiscali [esempio, nel nomenclatore dell’CNOP alla voce “Abilitazione e Riabilitazione Psicologica” con il cod.28 si legge “Rieducazione funzionale di specifici processi o abilità cognitive” (fonte)]. Oppure quando si elaborano progetti di intervento all’interno del Servizio Sanitario Nazionale. E’ dunque un “linguaggio” ufficiale. Infatti nei manuali diagnostici (per approfondire il DSM-5 correlato con i Disturbi Evolutivi, ti consiglio questo libro) si parla di “Disturbo”, e DSA significa, appunto, “Disturbo Specifico di Apprendimento”. Associato alla parola “disturbo” vi è poi la parola “Riabilitazione”.

Nonostante ciò, proprio negli ultimi anni si è cercato sottolineare che i DSA più che dei “Disturbi” siano delle “Caratteristiche”. Nel dettaglio il PARCC sui DSA indica che:

“Dislessia, disortografia e discalculia possono essere definite caratteristiche dell’individuo, fondate su una base neurobiologica; il termine caratteristica dovrebbe essere utilizzato dal clinico e dall’insegnante in ognuna delle pos- sibili azioni (descrizione del funzionamento nelle diverse aree e organizzazione del piano di aiuti) che favoriscono lo sviluppo delle potenzialità individuali e, con esso, la Qualità della Vita.” (PARCC, 2011, pp. 21-22).

In sintesi, ci sono contesti formali in cui si parla di Riabilitazione. Anche si sta portando avanti la campagna di sensibilizzazione di definire i DSA come delle Caratteristiche (cosi facendo allontaneremmo anche il concetto di Riabilitazione).

Un esempio è tratto dal commento (in una discussione inerente proprio questo dibattito) di Giacomo Cutrera (Vide-presidente AID) il quale indica così il suo punto di vista:

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Come sempre Giacomo Cutrera è chiaro su molti aspetti.

Non è però ora mia intenzione parlare di quando fare il potenziamento, come esso funziona ed ed entro che età è bene iniziarlo (lo scriverò nei prossimi giorni sempre qui nel mio sito -> “Potenziamento”, mentre qui trovi un video che ho realizzato dal titolo “3 regole sul potenziamento dei DSA“) dunque vediamo adesso perché è bene parlare di Potenziamento e non di Riabilitazione.

ECCO PERCHE’ NEI DSA E’ MEGLIO PARLARE DI POTENZIAMENTO (e non di Riabilitazione)

Iniziamo subito da un chiarimento terminologico: Potenziamento o Riabilitazione dei DSA?

Per il termine Riabilitazione il dizionario della Treccani riporta quanto segue:

“Il complesso delle misure mediche, fisioterapiche, psicologiche e di addestramento funzionale intese a migliorare o ripristinare l’efficienza psicofisica di soggetti portatori di minorazioni congenite o acquisite” (fonte)

Mentre per il termine Potenziamento, sempre il dizionario della Treccani indica come:

“Rendere potente o più potente, dare incremento, conferire maggior valore, sviluppo, forza (…), fornirle i mezzi necessari per un solido sviluppo” (fonte).

In sintesi, si Riabilita qualcosa che prima c’era ed ora non c’è più. Dunque non possiamo associarla ai DSA. Se avessimo un bambino che prima legge e poi, di colpo (causa trauma, incidente, etc) non legge più (al di la che NON sarebbe un DSA, perchè il DSA è innato) allora parleremmo di Riabilitazione.

Ma nei DSA la caratteristica è innata. Dunque è un qualcosa che non c’è mai stata e che stenta a svilupparsi. Vediamo due casi esemplificativi:

Caso 1 (Riabilitazione) Carlo legge come tutti, sino a quando, in 3° classe primaria, ha un brutto incidente con la macchina, sbatte purtroppo la testa, non ha nulla di grave, ma, oltre mal di testa, da quel giorno legge più lentamente e con errori. In questo caso faremo una Riabilitazione, per un soggetto che NON ha DSA ma un deficit cognitivo su base traumatica.

Caso 2 (Potenziamento) Mario inizia la scuola e da subito mostra difficoltà nel leggere, queste difficoltà diventano molto più evidenti nel corso degli anni, siamo a settembre della 3° classe primaria in cui, dopo una visita specialistica (in assenza di traumi, assenti problemi visivi etc) viene posta diagnosi di DSA. (per approfondire i criteri diagnostici per DSA, ti consiglio di visionare questo libro). In questo caso parleremo di Potenziamento delle abilità di lettura (pur considerando che in documenti ufficiali spesso si scrive “Riabilitazione”).

Visto che è dunque nelle nostre intenzioni dare il più aiuto possibile nello svilupparsi dell’abilità: noi “Potenziamo” le abilità di velocità e correttezza della lettura nella Dislessia; “Potenziamento” le abilità ortografiche per la diminuzione degli errori ortografici nella Disortografia; “Potenziamo” le abilità grafiche di scrittura per migliorare la qualità del gesto grafico; “Potenziamo” le abilità i calcolo per aumentare la velocità ma soprattutto diminuire gli errori.

Nel mio lavoro, ormai da anni parlo di Potenziamento delle abilità di Apprendimento, attraverso l’uso di specifici esercizi per la lettura, scrittura e calcolo. Che possono essere svolti sia con operatore che a casa (meglio se in entrambi i contesti).

In tal senso nel mio ultimo libro “Nostro figlio è dislessico”, trovi tutti gli esercizi e le attività di potenziamento da me consigliate (ecco dove trovare il libro, scopri di più).

Dunque invito tutti voi a:

1-  DSA come delle Caratteristiche.

2- Potenziamento delle abilità

3- Condividere questo post (se lo trovate utile) e dare un occhiata a queste pagine che ho scritto per voi -> (PDF)

Con un cordiale saluto

Gianluca Lo Presti

Tutti i nostri corsi On-line su Dislessia e Disturbi Specifici di Apprendimento, li trovi qui: https://gianlucalopresti.net/dsa-academy/