DSA: Potenziare una o più abilità alla volta?

Iniziamo subito con il dire che sarebbe buona prassi potenziare una sola abilità per volta.
Vediamo insieme perché.

Quando seguiamo un bambino con Dislessia e DSA, per prima cosa eseguiamo una valutazione diagnostica, e sulla base dei risultati ottenuti realizziamo un progetto di trattamento (per approfondire, vai qui). All’interno di questo progetto inseriamo tempi, strumenti ed obiettivi.
In questo articolo ci focalizzeremo sul numero di obiettivi da raggiungere.

E’ fortemente consigliato puntare ad una sola abilità per ciclo di trattamento.
Facciamo un esempio.
Mettiamo caso che il nostro bambino abbia due o più difficoltà (lettura, scrittura, etc.), inizieremo per il primo ciclo (3-4 mesi) con UN solo obiettivo (ad esempio, “Obiettivo Lettura”), al termine del ciclo di trattamento (3-4 mesi), sceglieremo se continuare con quell’obiettivo (esempio lettura) oppure puntare su un altra abilità (esempio scrittura), e così via.

Perché è consigliabile fare così e non lavorare su più abilità contemporaneamente?
Vediamo di rispondere a questa domanda con qualche esempio pratico.

  1. Tempo limitato. Secondo vari lavori di ricerca (Scammacca N.K., Roberts G. Vaughn, S. and Stuebing K.K. (2013) A Meta-Analysis of Interventions for Struggling Readers in Grades 4-12: 1980-2011. Journal Learning Disabilities, published 3 October ) servono almeno 16 ore si trattamento affinché vi sia una modifica del trend di apprendimento in un soggetto con DSA. Questo vuol dire che un soggetto deve lavorare di “qualità” per almeno 1 volta a settimana per 4 mesi. Solo così arriva a 16 ore. Il tutto per una sola abilità. Per migliorare in due abilità dovrebbe lavorare due ore a settimana. Il tutto con gli impegni della scuola, i compiti per casa, le attività extrascolatiche ed il meritato riposto. Dunque già porsi l’obiettivo di arrivare a 16 ore in 4 mesi è già più che ambizioso.
  2. Qualità del lavoro. 16 ore in 4 mesi, come abbiamo visto, sono almeno 1 ora di trattamento a settimana. Per chi lavora in abito clinico sa che vi sono i giorni in cui il soggetto è stanco, altri in cui è particolarmente distratto, in altri è assente alle sedute, in altri ancora non è al meglio della sua forma (sappiamo quanto la scuola stanchi). Dunque per arrivare a 16 ore di qualità serve inserire dei “richiami” con esercizi domiciliari.

Dunque se avessimo due obiettivi, ad esempio scrittura e lettura, dovremmo raddoppiare tutti questi valori, ma con ciò raddoppierebbe anche il carico di impegno (già tanti) sulle spallle del bambino che seguiamo, con il rischio di non raggiungere nessuno degli obiettivi.

In conclusione, appare pragmativamente più conveniente puntare ad un obiettivo “certo” nel ciclo di trattamento (dopotutto sono solo 3-4 mesi) ed alla fine di quest’ultimo decidere se riprogrammare lo stesso obiettivo (sullo stesso livello, oppure ad un livello diverso), oppure ancora puntare ad un obiettivo diverso di apprendimento.

Nel nostro corso “Valutazione e Trattamento della Dislessia e Disortografia”, affrontiamo il Trattamento dei DSA secondo le Nuove Linee Guida dei DSA dell’Istituto Superiore di Sanità. Trovate il corso, nella sua versione OnLine QUI


CORSO “TUTOR DSA – Per Doposcuola Specialistico DSA”
Programma completo QUI


CORSO “TUTOR DSA – Per Doposcuola Specialistico DSA”
Docente dr. Gianluca Lo Presti
Durata 2 Mesi
Segui le lezioni e comunica con il Dr. Lo Presti per dubbi e domande

1. DSA: aspetti neuropsicologici, clinici ed emotivi
2. Neuroapprendimento
3. Scuola e normativa
4. La famiglia del bambino
5. Il lavoro del Tutor
6. Metodo di studio
7. Lo studio delle discipline orali
8. Lo studio delle discipline scritte
9. Lo studio dell’aritmetica
10. Il Doposcuola specialistico per DSA

++++ Supervisione Dr. G. Lo Presti
+ Rivedi le lezioni h24; 7 giorni su 7
+ Attestato e slide tutte da scaricare

TROVI QUI PROGRAMMA COMPLETO E MODALITA’ DI ISCRIZIONE
Valutazione e Trattamento con i 7 Protocolli di InterventoDislessia e Disortografia
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Valutazione e Trattamento con i 7 Protocolli di InterventoDislessia e Disortografia
Docente: Dr. Gianluca Lo Presti
Durata1 mese
Segui le lezioni e comunica con il Dr. Lo Presti per dubbi e domande

1. Le basi neuropsicologiche dei DSA

2. Il Trattamento della lettura nella Dislessia
3. Il Trattamento dell’ortografia nella Disortografia
4. Elenco strumenti intervento nella Discalculia e Disgrafia
5. Conclusioni Potenziamento DSA
6. Il Potenziamento dei DSA a Distanza
7. Lezione Skype di gruppo: risposte domande, casi e pratica clinica
++++ Supervisione Dr. Lo Presti
+ Lezioni già disponibili su *Basi del Trattamento, *Rapporto con la famiglia e *Aspetti legislativi
+ Corso “Valutare e Potenziare le MemoriE in età evolutiva”
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Basi neuropsicologiche e obiettivi nell’intervento dei DSA

Le basi neuropsicologiche nell’intervento nei DSA riguardano il “cuore” del lavoro del trattamento delle abilità di lettura, scrittura, grafia e calcolo.

Per prima cosa è bene partire dalla Definizione scientifica di DSA, ovvero di Disturbo Specifico di Apprendimento, eccola:

Hammill nel 1990 definiva le caratteristiche generali del Disturbo di Apprendimento (“learning disability” è l’espressione corrispondente in lingua inglese) basandosi sull’ intesa a cui erano giunte numerose associazioni di ricerca ed intervento nel campo.

I punti salienti sono quelli che il DSA è su base neurobiologica, in soggetti intelligenti, e che il DSA non dipende da fattori o problematiche ambientali o esterni come gli aspetti culturale o educativi, ma quanto piuttosto che DSA si nasce.

La «specificità» nell’intervento modulare dei DSA è quello che fa la differenza nel piano di trattamento. Infatti sappiamo dalle ricerche in corso che un intervento è efficace se interveniamo sul “locus funzionale deficitario“. Ad esempio se abbiamo un Disturbo della lettura, il locus funzionale deficitario sarà la lettura. Se abbiamo un Disturbo del calcolo allora sarà il calcolo, e così via.

Come vediamo da questa immagine un Disturbo della lettura, porta con se delle difficoltà o cadute anche in altri ambiti. Ma solo l’intervento sul locus funzionale deficitario ci potrà garantire un Trattamento con i risultati migliori.

Sempre per il principio che interveniamo nel luogo (o modulo cognitivo) che è stato diagnosticato come “Disturbo“. Se avessimo un disturbo della memoria, allora interverremo sulla memoria. Ma nel caso del DSA non abbiamo “disturbi della memoria”, quanto piuttosto delle “difficoltà” della memoria, queste sono non sono diagnosticate come Disturbi veri e propri. Stesse difficoltà che abbiamo anche nell’attenzione, pur non avendo diagnosi di Disturbo dell’attenzione. Oppure ancora difficoltà anche negli aspetti emotivi, pur non avendo diagnosi di un reale disturbo emotivo. Appare poco efficace e dunque improduttivo intervenire sugli aspetti corollari, circostanziali, non specifici del DSA. Ma è necessario centrare il punto specifico, centrale e che causa il DSA, ovvero il locus funzionale deficitario, ed intervenire su esso. Disturbo della Lettura=Lettura; Disturbo del Calcolo=Calcolo; Disturbo Ortografico=Ortografia; Disturbo dell’espressione scritta=Grafia. Così da far coincidere, come da manuale, diagnosi effettuata con obiettivo di intervento.

Per alzare il livello di efficacia è bene attuare le Ricerche sui DSA in pratica: queste sono le basi scientifiche che ci guidano negli esercizi e nel progetto di intervento dei bambini con DSA.

In tal senso il progetto di intervento nella Dislessia Evolutiva e come applicarlo in pratica con il “Metodo” di Potenziamento della Lettura e dell’Ortografia che utilizziamo nel nostro lavoro è questo:

Tutto questo ad inclusione dei vari protocolli di intervento li approfondiamo nel Webinar:

Valutazione e Trattamento della Dislessia e Disortografia.

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Inizio prima lezione 31 Luglio 2020
Sino ad esaurimento posti.

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Nel caso di un bambino che presenta più DSA, come stabilire la priorità d’intervento?

Vediamo di approfondire meglio la priorità di trattamento nei DSA a secondo dell’età.

Sotto i 12 anni: a parità di condizione darei la priorità a lettura e grafia. Ciò in quanto superati i 12 anni si chiude una delle più importanti finestre evolutive e si migliora molto meno in lettura e grafia rispetto a quanto si possa migliorare in ortografia e calcolo. Infatti dopo i 12 anni è più semplice ottenere dei miglioramenti nell’ortografia e calcolo rispetto a lettura e grafia. Attenzione: abbiamo detto che è più semplice rispetto a lettura e grafia, non che sia semplice in generale.

Sopra i 12 anni: puoi sceglie sulla base di quale disturbo sia messo peggio.

Facciamo qualche esempio

Se segui un bambino di 8 anni che tra tutti i suoi DSA è messo peggio in lettura e ortografia, allora inizia dalla lettura. Puoi fare un trattamento sulla lettura (con 1 o più cicli) e poi il resto.

Se segui un ragazzino di 13 anni che tra tutti i suoi DSA è messo peggio in lettura ed ortografia, allora sta a te scegliere. Io un tentativo sulla lettura lo farei comunque, anche con un ciclo singolo (sono solo 3/4 mesi), per poi passare al resto.

Spiegazione tecnica: consiglio di iniziare sempre dal tipo di DSA che è maggiormente deficitario. Se ti trovi con un soggetto al di sotto dei 12 anni, dai priorità a lettura e grafia.

Approfondiamo questi ed altri argomenti QUI.

Come far apprendere le tabelline con il “Robot/Aiuto calcolo”.

Una delle strategie didattiche che meglio può motivare un bambino di scuola nell’apprendimento del calcolo è tramite l’uso di strumenti semplici ma interattivi.

Una grande difficoltà a scuola primaria è rappresentata dal come far imparare le tabelline di matematica. Se poi sono presenti in classe bambini con discalculia oppure con difficoltà nel calcolo, insegnare loro un modo per l’apprendimento delle dieci tabelline appare ancora più problematico. Sono presenti vari metodi su come far imparare le tabelline ai bambini. Qui trovate materiale gratuito sulla discalculia. Adesso però vorrei parlarvi del  robottino di aiuto per le moltiplicazioni. Lo possono utilizzare tutte le maestre ed i genitori che vogliono aiutare i loro alunni che figli nell’apprendimento delle tabelline.

Fase 1 -> Creazione della tabellina.

Prenderemo ad esempio la tabellina del 10.

Prendiamo un foglio, e per ogni tabellina mettiamo 3 colonne.

Colonna 1 SOLO un elenco di “10”.

Colonna 2. Primo posto VUOTO dal secondo in poi “0”, poi “10”, etc. Se fosse la tabellina del 3 sarebbe “0”, poi “3” poi “6”. Insomma tutta la tabellina.

Colonna 3. Semplicemente i numeri da “1” a “10”.

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Fase 2 -> Creazione del Robot.

A questo punto facciamo disegnare un ROBOT con due occhi forati ed una bocca (all’altezza dei numeri della seconda colonna).

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Il Robot/Aiuto per le tabelline. Grazie a mamma Annie per la segnalazione ed alla docente di sua figlia per la realizzazione.

A questo punto possiamo far esercitare a trovare la soluzione al robot, in ripetizione, finchè non vi saranno automatizzate le tabelline.

Per altre strategia leggi: “Alcune strategie per imparare tutte le tabelline” QUI.


schermata-2017-02-06-alle-23-07-31 Servizio videoConsulenzaDSA con Dr. G. Lo Presti.
Tutti i Dettagli per Genitori e Operatori.


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Il Potenziamento nei DSA

Vedevo tutti intenti a prendere appunti, mentre mi trovavo a ‪#‎Genova‬, grazie a OSDislessia Genova Tigullio Onlus, a parlare di cosa «prova» un bambino con ‪#‎Dislessia‬ in classe, di quali strumenti compensativi usare in classe e che tipo di didattica per i Disturbi Specifici di Apprendimento.

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Ciò mi ha onorato più del dovuto. Perché?
Semplicemente, perché racconto la mia esperienza fatta di aiuti ogni giorno, ogni giorno ed ancora, ogni giorno con bambini con Dislessia e ‪#‎DSA‬.

Mi vengono poste domande, e rispondo, rispondo su quali siano le migliori metodiche, a mio avviso, per potenziare le sue abilità.
Si, proprio “abilità”.
Si, proprio “potenziare”.

Perché?

Perché, tecnicamente, non abbiamo una lesione o perdita di abilità (motivo per cui è di certo poco consono nei DSA parlare di “riabilitazione”), quanto piuttosto abbiamo uno sviluppo “diverso” delle abilità di apprendimento, una “caratteristica” di apprendimento.

E, dunque, “potenziamento” di abilità, sia “carenti” che “eccellenti”.

Nella Dislessia potenziamo il margine che è possibile migliorare della loro lettura deficitaria (potenziamento di abilità carente), ma potenziamo anche ciò che hanno sviluppato grazie alla loro intelligenza, come la memoria visiva, le strategie di studio alternativo, o il canale uditivo (potenziamento di abilità eccellente).

Non ci interessa che leggano velocemente come gli altri, ci interessa fargli recuperare il massimo di abilità di lettura entro i 12 anni.
Con ciò potranno studiare meglio, faticare di meno, ed usare con più efficacia gli strumenti compensativi.

→ INSEGNAMENTO ««Potenziare le abilità di apprendimento nei DSA risulta essere prioritario rispetto ai compiti per casa, agli strumenti dispensativi e compensativi»».

(Se utile, ricordati di condividere).

Tutti i nostri corsi On-line su Dislessia e Disturbi Specifici di Apprendimento, li trovi qui: https://gianlucalopresti.net/dsa-academy/

__________
Guide e aiuti per Dislessia e DSA
Gianluca Lo Presti

Genitori: vi siete mai trovati in questa situazione?

Lasciate che vi racconti una storia.

In seconda elementare G. si era fatto ancor più nervoso e irritabile, a tratti pieno di rabbia e permaloso, mentre i rapporti con i compagni peggioravano. La differenza con il resto della classe si era fatta evidente. Anche a casa la situazione non era allegra: la sua resistenza si era fatta più forte e usava tattiche di tutti i tipi per evitare di fare i compiti. Lasciava libri e quaderni a scuola o tornava senza penne, senza colori, senza astuccio. Glieli ricompravo, e li perdeva di nuovo. Una vera disperazione. Ogni tanto svolazzava qualche quaderno o scappava qualche urlo, insieme alla pazienza. Mi sarebbe servita una «mamma di sostegno», o almeno qualcuno che mi spiegasse come aiutarlo. Ero sola e un po’ sconfortata. Il papà, un po’ perché allergico alle attività scolastiche, un po’ per la preoccupazione di rivedere come in un piccolo specchio il riflesso di personali sofferenze tra i banchi, si teneva fuori. Non riuscivo a capire cosa gli impedisse di imparare a leggere e a scrivere come gli altri, cosa lo portasse ad avere un rapporto così faticoso con la scuola.

Il racconto è di Anna Di Lauro (2012), una mamma con un figlio con DSA. Vi siete mai trovati in questa situazione?

Sappiate che non siete i soli, perché sono molte le storie simili a queste che ascolto ogni giorno quando ho di fronte un genitore che elenca tutte le difficoltà che incontra con il proprio figlio, anche solo dall’iniziare a fargli eseguire i compiti a casa, sino ai problemi nell’apprendimento della lettura, scrittura o calcolo. Da qui nascono molti dubbi e domande, come, ad esempio: Perché accade questo?, Cosa ha mio figlio?, Come posso aiutarlo?

 

Così, ho scritto un libro per voi con tutti i miei consigli, si chiama “Nostro figlio è dislessico”, manuale di autoaiuto per genitori con figli con Dislessia e DSA, lo trovi QUI.

(tratto dall’anteprima pubblica del testo, qui)


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7 buoni libri sulla Dislessia

Oggi vorrei consigliarvi alcuni libri sula Dislessia, per capirla ed affrontarla al meglio, suddivisi per ciò che può esservi più utile.

 

GRAMMATICA

Analisi grammaticale e logica al volo.

Strumenti per l’apprendimento intuitivo con il metodo analogico.

 

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Esiste un segreto per insegnare a svolgere «al volo» l’analisi grammaticale e logica, evitando mesi di spiegazioni spesso infruttuose: è quello di presentare subito all’alunno tutte le conoscenze necessarie provviste di agganci emozionali, come le due strisce illustrate allegate a questo volume. Di Camillo Bortolato.

 

 

POSSIBILITA’

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Cos’hanno in comune Leonardo da Vinci, Steven Spielberg, Albert Einstein e George Clooney?
La loro dislessia o, per meglio dire, la tenacia con la quale sono
riusciti a superare le difficoltà legate a questo disturbo dell’apprendimento, facendo emergere le loro potenzialità creative. Di Rossella Grenci

 

TESTI SCRITTI

Comprensione e produzione del testo per alunni con DSA.

Schede e attività didattiche per facilitare il passaggio dalla scuola primaria alla scuola secondaria.

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Il volume è pensato per guidare l’alunno con Disturbi Specifici di Apprendimento verso il consolidamento di strategie per migliorare le abilità di comprensione e produzione di un testo scritto. Di Cristina Gaggioli

 

ESPERIENZE

Pensami al contrario.

Storie e testimonianze sui DSA.

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Pensami al contrario è una raccolta di testimonianze che ci parla di disturbi di apprendimento. I numerosi racconti si avvicendano trasportandoci in un mondo complesso e al contempo semplice. Storie che si assomigliano, da cui trarre insegnamento. A cura di Daniela Conti e Anna Paris

 

STRATEGIE EFFICACI

Nostro figlio è dislessico.

Manuale di autoaiuto per i genitori di bambini con DSA.

COP_Nostro-figlio-e-dislessico_590-600-8

Frutto di anni di pratica professionale diretta, il volume nasce con lo scopo di rendere i genitori:
• informati sui cambiamenti normativi in materia di DSA;
• in grado di riconoscere i fattori di rischio e i sintomi;
• consapevoli delle risposte che lo specialista deve fornire alla conclusione del percorso diagnostico;
• condividere con gli insegnanti il Piano Didattico Personalizzato;
• gestire la delicata attività dello studio a casa;
• prevenire gli effetti secondari del disturbo sul piano emotivo, motivazionale e relazionale. Di Gianluca Lo Presti

 

SCUOLA

Dislessia e altri DSA a scuola

Strategie efficaci per gli insegnanti

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Questo libro fornisce agli insegnanti un quadro esauriente delle caratteristiche peculiari dei vari disturbi, fornendo poi numerose indicazioni e suggerimenti per lavorare in modo efficace sia nei casi in cui è necessario un recupero mirato a specifiche difficoltà. Con i contributi dei maggiori esperti dei DSA.

 

TECNICI

Diagnosi dei disturbi specifici dell’apprendimento scolastico

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I cosiddetti «disturbi dell’apprendimento scolastico », che colpiscono principalmente le abilità di lettura, di scrittura e di calcolo, richiedono attenzione e interventi particolarmente accurati. Questo libro fornisce agli psicologi e agli insegnanti gli strumenti e i materiali specialistici indispensabili per stendere insieme una diagnosi direttamente «funzionale» al recupero degli apprendimenti, articolata su concetti chiari e comprensibili. Di Claudio Vio, Patrizio Tressoldi e Gianluca Lo Presti

 


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Suggerimenti sul potenziamento delle abilità di apprendimento nei DSA

Come migliorare le abilità di lettura, ortografia, grafia e calcolo, li trovi nell’innovativo manuale di autoaiuto per genitori di bambini con Dislessia e DSA “Nostro figlio è Dislessico” ecco la scheda tecnica
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Ecco perchè nei DSA è meglio parlare di Potenziamento (e non di Riabilitazione).

POTENZIAMENTO O RIABILITAZIONE dei DSA?

Dopo la diagnosi di DSA molti genitori iniziano per i loro figli un percorso di incontri con Psicologi, Logopedisti, Educatori, Pedagogisti, Psicomotricisti, (ognuno di questi, adeguatamente formato con competenze specifiche per i DSA) al fine di migliorare le abilità.

Nei DSA, dal punto di vista puramente Formale si parla di Riabilitazione o di Rieducazione Funzionale. E questo si fa quando si emettono le ricevute fiscali [esempio, nel nomenclatore dell’CNOP alla voce “Abilitazione e Riabilitazione Psicologica” con il cod.28 si legge “Rieducazione funzionale di specifici processi o abilità cognitive” (fonte)]. Oppure quando si elaborano progetti di intervento all’interno del Servizio Sanitario Nazionale. E’ dunque un “linguaggio” ufficiale. Infatti nei manuali diagnostici (per approfondire il DSM-5 correlato con i Disturbi Evolutivi, ti consiglio questo libro) si parla di “Disturbo”, e DSA significa, appunto, “Disturbo Specifico di Apprendimento”. Associato alla parola “disturbo” vi è poi la parola “Riabilitazione”.

Nonostante ciò, proprio negli ultimi anni si è cercato sottolineare che i DSA più che dei “Disturbi” siano delle “Caratteristiche”. Nel dettaglio il PARCC sui DSA indica che:

“Dislessia, disortografia e discalculia possono essere definite caratteristiche dell’individuo, fondate su una base neurobiologica; il termine caratteristica dovrebbe essere utilizzato dal clinico e dall’insegnante in ognuna delle pos- sibili azioni (descrizione del funzionamento nelle diverse aree e organizzazione del piano di aiuti) che favoriscono lo sviluppo delle potenzialità individuali e, con esso, la Qualità della Vita.” (PARCC, 2011, pp. 21-22).

In sintesi, ci sono contesti formali in cui si parla di Riabilitazione. Anche si sta portando avanti la campagna di sensibilizzazione di definire i DSA come delle Caratteristiche (cosi facendo allontaneremmo anche il concetto di Riabilitazione).

Un esempio è tratto dal commento (in una discussione inerente proprio questo dibattito) di Giacomo Cutrera (Vide-presidente AID) il quale indica così il suo punto di vista:

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Come sempre Giacomo Cutrera è chiaro su molti aspetti.

Non è però ora mia intenzione parlare di quando fare il potenziamento, come esso funziona ed ed entro che età è bene iniziarlo (lo scriverò nei prossimi giorni sempre qui nel mio sito -> “Potenziamento”, mentre qui trovi un video che ho realizzato dal titolo “3 regole sul potenziamento dei DSA“) dunque vediamo adesso perché è bene parlare di Potenziamento e non di Riabilitazione.

ECCO PERCHE’ NEI DSA E’ MEGLIO PARLARE DI POTENZIAMENTO (e non di Riabilitazione)

Iniziamo subito da un chiarimento terminologico: Potenziamento o Riabilitazione dei DSA?

Per il termine Riabilitazione il dizionario della Treccani riporta quanto segue:

“Il complesso delle misure mediche, fisioterapiche, psicologiche e di addestramento funzionale intese a migliorare o ripristinare l’efficienza psicofisica di soggetti portatori di minorazioni congenite o acquisite” (fonte)

Mentre per il termine Potenziamento, sempre il dizionario della Treccani indica come:

“Rendere potente o più potente, dare incremento, conferire maggior valore, sviluppo, forza (…), fornirle i mezzi necessari per un solido sviluppo” (fonte).

In sintesi, si Riabilita qualcosa che prima c’era ed ora non c’è più. Dunque non possiamo associarla ai DSA. Se avessimo un bambino che prima legge e poi, di colpo (causa trauma, incidente, etc) non legge più (al di la che NON sarebbe un DSA, perchè il DSA è innato) allora parleremmo di Riabilitazione.

Ma nei DSA la caratteristica è innata. Dunque è un qualcosa che non c’è mai stata e che stenta a svilupparsi. Vediamo due casi esemplificativi:

Caso 1 (Riabilitazione) Carlo legge come tutti, sino a quando, in 3° classe primaria, ha un brutto incidente con la macchina, sbatte purtroppo la testa, non ha nulla di grave, ma, oltre mal di testa, da quel giorno legge più lentamente e con errori. In questo caso faremo una Riabilitazione, per un soggetto che NON ha DSA ma un deficit cognitivo su base traumatica.

Caso 2 (Potenziamento) Mario inizia la scuola e da subito mostra difficoltà nel leggere, queste difficoltà diventano molto più evidenti nel corso degli anni, siamo a settembre della 3° classe primaria in cui, dopo una visita specialistica (in assenza di traumi, assenti problemi visivi etc) viene posta diagnosi di DSA. (per approfondire i criteri diagnostici per DSA, ti consiglio di visionare questo libro). In questo caso parleremo di Potenziamento delle abilità di lettura (pur considerando che in documenti ufficiali spesso si scrive “Riabilitazione”).

Visto che è dunque nelle nostre intenzioni dare il più aiuto possibile nello svilupparsi dell’abilità: noi “Potenziamo” le abilità di velocità e correttezza della lettura nella Dislessia; “Potenziamento” le abilità ortografiche per la diminuzione degli errori ortografici nella Disortografia; “Potenziamo” le abilità grafiche di scrittura per migliorare la qualità del gesto grafico; “Potenziamo” le abilità i calcolo per aumentare la velocità ma soprattutto diminuire gli errori.

Nel mio lavoro, ormai da anni parlo di Potenziamento delle abilità di Apprendimento, attraverso l’uso di specifici esercizi per la lettura, scrittura e calcolo. Che possono essere svolti sia con operatore che a casa (meglio se in entrambi i contesti).

In tal senso nel mio ultimo libro “Nostro figlio è dislessico”, trovi tutti gli esercizi e le attività di potenziamento da me consigliate (ecco dove trovare il libro, scopri di più).

Dunque invito tutti voi a:

1-  DSA come delle Caratteristiche.

2- Potenziamento delle abilità

3- Condividere questo post (se lo trovate utile) e dare un occhiata a queste pagine che ho scritto per voi -> (PDF)

Con un cordiale saluto

Gianluca Lo Presti

Tutti i nostri corsi On-line su Dislessia e Disturbi Specifici di Apprendimento, li trovi qui: https://gianlucalopresti.net/dsa-academy/

“Nostro figlio è dislessico” video con Gianluca Lo Presti


“Nostro figlio è dislessico” è un libro di Gianluca Lo Presti.
Manuale di autoaiuto per genitori di bambini con Dislessia e DSA
Ecco dove trovare il testo Scheda Libro “Nostro figlio è dislessico”, Ed. Erickson

Segui le guide e le novità per DislessiaDisortografia, Disgrafia e Discalculia

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Twitter: twitter.com/GianLoPresti


Frutto di anni di pratica professionale diretta, il volume nasce con lo scopo di rendere i genitori:
• informati sui cambiamenti normativi in materia di DSA;
• in grado di riconoscere i fattori di rischio e i sintomi;
• consapevoli delle risposte che lo specialista deve fornire alla conclusione del percorso diagnostico;
• condividere con gli insegnanti il Piano Didattico Personalizzato;
• gestire la delicata attività dello studio a casa;
• prevenire gli effetti secondari del disturbo sul piano emotivo, motivazionale e relazionale.
Pensato per le famiglie, il volume può fornire anche a psicologi e docenti indicazioni operative e un ampio panorama di strumenti didattici e interventi di recupero, grazie soprattutto a un linguaggio chiaro e ai numerosi suggerimenti pratici e consigli di esperti.

INDICE

Presentazione (Claudio Vio)
Introduzione

PRIMA PARTE – Capire e affrontare i Disturbi Specifici di Apprendimento
– Le difficoltà di apprendimento che un bambino incontra a scuola
– Disturbi Specifici di Apprendimento: domande & risposte
– Tutto sulla diagnosi di DSA
– Dopo la diagnosi di DSA

SECONDA PARTE – Aiutare uno studente con DSA nell’apprendimento scolastico
Pianificazione delle attività di studio e tecniche motivazionali
– Strategie di studio per i DSA
– Potenziare le abilità di apprendimento
– Attività dispensative e strumenti compensativi
– Autonomia di studio nei DSA
– Le 3 cose da ricordare dopo aver letto questo libro

Bibliografia
Appendici

Scopri l’anteprima -> PDF con 18 pagine del testo 


Per ordinare il libro “Nostro figlio è dislessico” chiama il Numero verde delle Edizioni Erickson (solo per ordini) al 800 844 052 da lunedì a venerdì dalle 8 alle 19
il sabato dalle ore 8 alle 12.

3 Regole sul potenziamento dei DSA

Il potenziamento delle abilità di lettura, scrittura e calcolo risulta essere efficace se rispettiamo alcune indicazioni. Ecco le 3 regole più importanti in questo video.

Tutti i nostri corsi On-line su Dislessia e Disturbi Specifici di Apprendimento, li trovi qui: https://gianlucalopresti.net/dsa-academy/

Intervento nei Disturbi Specifici di Apprendimento – Video

Come si aiuta in bambino con Dislessia e DSA?

In questo video la Pedagogista Diana Giannattasio ( dianagiannattasio@hotmail.it ), esegue interventi di recupero su grafia, poi consapevolezza fonologica, e poi su abilità sub-lessicali.
Queste dopo diagnosi e progetto con lo Psicologo esperto in Psicopatologia dell’Apprendimento il Dr. Gianluca Lo Presti ( gian_lopresti@yahoo.it ).

Tutti i nostri corsi On-line su Dislessia e Disturbi Specifici di Apprendimento, li trovi qui: https://gianlucalopresti.net/dsa-academy/

DSA: strategie pratiche a cura di Gianluca Lo Presti

Disturbi Specifici dell’Apprendimento: intervista a Gianluca Lo Presti sulle strategie pratiche che può seguire un genitore dall’identificazione precoce, passando per la documentazione necessaria sino all’aiuto a casa e a scuola.

In particolare si parla di:
1:05 Quali sono i segnali per poter meglio riconoscere i Disturbi Specifici di Apprendimento?
4:21 Dopo della diagnosi, come si aiuta un bambino con DSA?
7:13 Come funziona il Piano Didattico Personalizzato.
8:31 A che età diagnostichiamo un DSA?
9:24 I 5 passi di un metodo di studio per genitori con figli con Dislessia.
11:55 “Prendere un buon voto”.
13:25 Andare oltre i punteggi dei Test.
14:32 Attività pomeridiane: andare al di la dello studio.
16:13 Disortografia: strumento di potenziamento, tempi e modalità.

Tutti i nostri corsi On-line su Dislessia e Disturbi Specifici di Apprendimento, li trovi qui: https://gianlucalopresti.net/dsa-academy/