Chi è il tutor DSA?

«Il Tutor DSA è chi, dopo adeguata formazione, si occupa nello specifico dei processi di apprendimento e del percorso di studio e autonomia, peculiari e caratteristici degli Studenti con difficoltà e/o Disturbi Specifici di Apprendimento».

CHI E’ IL TUTOR DSA?

PREMESSA: ALLO STATO DELL’ARTE NON ESISTE ATTUALMENTE NESSUNA LEGGE, NORMATIVA, NOTA O CIRCOLARE MINISTERIALE CHE PARLI DELLA FIGURA O “PROFESSIONE TUTOR DSA”.

NON ESSENDOCI ANCORA UN RIFERIMENTO UFFICIALE, A MIO AVVISO, E VISTI MOLTI ALTRI PARERI:

IL TUTOR DSA È CHI, DOPO ADEGUATA FORMAZIONE, SI OCCUPA NELLO SPECIFICO DEI PROCESSI DI APPRENDIMENTO E DEL PERCORSO DI STUDIO E AUTONOMIA, PECULIARI E CARATTERISTICI DEGLI STUDENTI CON DIFFICOLTA E/O DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO.

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CHE COSA SI INTENDE CON IL TERMINE TUTORAGGIO DSA?

NEL TUTORAGGIO PER DSA SI ACCOMPAGNA LO STUDENTE NELLO STUDIO DELLE MATERIE ORALI, MATERIE SCRITTE, MATERIE SCIENTIFICHE ATTRAVERSO L’USO DI STRUMENTI DISPENSATIVI, COMPENSATIVI E/O STRATEGIE DIDATTICHE SPECIFICHE PER I DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO.

OVVERO SU COME IMPARA, COME STUDIA E COME APPRENDE UNO STUDENTE DSA.

CON L’OBIETTIVO DI ACCOMPAGNARE LO STUDENTE VERSO UNA PROPRIA AUTONOMIA NELL’APPRENDIMENTO. GRAZIE ALLE STRATEGIE E STRUMENTI SPECIFICHE PER DSA

COME SI DIVENTA TUTOR DSA?

DIVERSAMENTE DA QUANTO ACCADE NELLE PROFESSIONI IN CUI E’ LEGALMENTE NECESSARIA UNA LAUREA O UN DIPLOMA SPECIFICO PER SVOLGERE UNA PROFESSIONE, PER DIVENTARE TUTOR DSA NON ESISTE UNA NORMATIVA SPECIFICA DI RIFERIMENTO.

DI CERTO APPARE UTILE POSSEDERE DELLE COMPETENZE DI BASE
(COME PSICOLOGIA, LOGOPEDIA, PEDAGOGIA, SCIENZE DELL’EDUCAZIONE, ETC),
MA ANCOR PIÙ UTILE E’ FREQUENTARE UN PERCORSO DI FORMAZIONE PRATICO
CHE DIA INDICAZIONI OPERATIVE, STRUMENTI PER LO STUDIO CON DSA DA PARTE
DI CHI GIA LAVORA NELL’AMBITO DEL TUTORAGGIO DSA.

SCOPRI IL NOSTRO CORSO TUTOR DSA PER DOPOSCUOLA SPECIALISTICO QUI

QUAL È IL TARIFFARIO DI UN TUTOR DSA?

NON ESISTE UN MINIMO O UN MASSIMO (AD ESEMPIO NELLE PROFESSIONI SANITARIE IL TARIFFARIO MINIMO O MASSIMO È STATO ABOLITO).

DUNQUE È CONSIGLIABILE ESEGUIRE UNA “RICERCA DI MERCATO” SUL PROPRIO TERRITORIO PER CAPIRE COME ORIENTARSI. IN GENERE I COSTI SONO MOLTO VARIABILI. PER FARE QUALCHE ESEMPIO ORIENTATIVO A LARGHE MAGLIE:

  • 20/35€ AD INCONTRO SINGOLO (1,5-2H)
  • 300/400€ AL MESE PER 4 VOLTE A SETTIMANA IN PICCOLO GRUPPO

QUALI SONO GLI STRUMENTI CHE UTILIZZA IL TUTOR DSA?

È FONDAMENTALE CHE GLI STRUMENTI SIANO SCELTI SULLA BASE DELLE CARATTERISTICHE DI APPRENDIMENTO DEL BAMBINO CHE SEGUIAMO.

TUTTAVIA, IN LINEA GENERALE SI POSSONO UTILIZZARE:

  • MAPPE CONCETTUALI (O MENTALI) E SOFTWARE PER LA LORO REALIZZAZIONE.
  • SOFTWARE DI SINTESI VOCALE.
  • FOGLI WORD; FOGLI DI CALCOLO.
  • SOFTWARE (ANCHE ON-LINE) PER IL CALCOLO DELLE ESPRESSIONI, ALGEBRA E GEOMETRIA.
  • PROGRAMMI PER L’ANALISI LOGICA E GRAMMATICALE.
  • STRUMENTI DIDATTICI ANALOGICI PER IL CALCOLO (LINEA DEL 10, 100, 1000; TAVOLA PITAGORICA, ROBOT TABELLINE, ETC).

– STRATEGIE PER L’APPRENDIMENTO, MEMORIZZAZIONE E METODO DI STUDIO, ETC.

COME IMPOSTARE UN DOPOSCUOLA PER DSA?

CI SONO INFINITI MODI DI ORGANIZZARE UN DOPOSCUOLA SPECIALISTICO PER DSA, VEDIAMO UN ESEMPIO MOLTO SEMPLICE DI BASE:

GIORNI: DAL LUNEDì AL VENERDì

GRUPPO 1: DALLE 15 ALLE 17

GRUPPO 2: DALLE 17 ALLE 19

OGNI GRUPPO PUO ESSERE COMPOSTO DA 2 A 4 BAMBINI.

SE NON È PRESENTE UN SECONDO GRUPPO, O SE È PRESENTE PIÙ DI UN OPERATORE, SI POSSONO INSERIRE DEGLI INCONTRI PER ATTIVITA’ DI POTENZIAMENTO OPPURE DEI TRAINING DI AUTONOMIA, OVVERO SU COME RENDERE AUTONOMO UNO STUDENTE NELL’UTILIZZO DEGLI STRUMENTI COMPENSATIVI COME MAPPE O SINTESI VOCALI.

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Scarica il vademecum qui sotto

Diagnosi e Trattamento del Disturbo della Comprensione del Testo

Comprendere il testo scritto è un’abilità complessa che richiede l’attivazione e l’integrazione di diverse competenze linguistiche e cognitive (ad esempio, conoscenze lessicali e visuo-percettive, sapere effettuare inferenze, memoria, ecc.). Una volta decodificata la parola e attribuito ad essa un significato, questo a sua volta deve essere integrato all’interno della frase, di altre frasi, le quali dovranno essere collegate tra loro per la costruzione di un «modello mentale» del testo a partire dalle conoscenze del lettore.

Il disturbo di comprensione del testo (DCT) può essere definito come la difficoltà a comprendere in modo adeguato il significato di ciò che si legge, a fronte di buone competenze cognitive generali e buona abilità di decodifica. A questo scopo, approfondiremo, in particolare nel paragrafo successivo, il modello di Gough e Tunmer che mette in relazione le differenti componenti del linguaggio in chiave evolutiva (decodifica, comprensione del linguaggio e comprensione del testo).
Tratto da DIAGNOSI DEI DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO, di Vio, Lo Presti e Tressoldi

Diagnosi Disturbo Comprensione del testo, criteri diagnostici da seguire:
1. Buona lettura strumentale
2. Scarsa comprensione
3. Scarsa comprensione funzionale a scuola
4. Criteri per DSA, soddisfatti
5. Diagnosi solo dalla fine della 3° classe primaria
6. Test con cadute dal 10° centile
7. Cadute in almeno due prove sulla comprensione
8. Test indipendenti, prove di lettura diverse dalle prove di comprensione
9. Se legge male, ma ascoltando comprende allora non facciamo diagnosi di DCT
10. Se va male nell’intelligenza non verbale (visuo-spaziale) non facciamo diagnosi di DCT

Trattamento Disturbo Comprensione del testo:
Abbiamo due grandi ambiti di intervento, uno sigli aspetti Generali come risposte a domande del teso, fare ricerche sul testo, visualizzazione delle informazioni, auto-spiegazioni e analizzare significati del testo generali e dei singoli paragrafi. Il secondo ambito riguarda un intervento sulle conoscenze pregresse per predire i contenuti, interpretare i contenuti e fare inferenze sugli aspetti semantici e lessicali del testo.

Abbiamo 6 aree su di intervento
(in ordine di complessità, più è grave il caso e più iniziamo dall’inizio dell’elenco).

I. Conoscenze pregresse.

II. Memoria di Lavoro e Attenzione (switching):

1. ordinare sequenze di immagini
2. ordinare sequenze di immagini e completare il testo che le descrive
3. ordinare sequenze di frasi
4. comprendere le istruzioni
5. comprendere informazioni implicite scegliendo tra due opzioni possibili 6. fare inferenze
7. scoprire incongruenze
8. leggere un testo e prestare attenzione agli elementi che cambiano
9. ascoltare un testo e prestare attenzione agli elementi che cambiano
10. integrare informazioni (ascoltare, leggere e osservare).

III. Compiti di ampliamento lessicale

IV. Inferenze semantiche

V. Abilità metacognitive per individuare informazioni rilevanti e monitoraggio della comprensione

VI. Abilità di studio
Tratto da: IL TRATTAMENTO DEI DSA

Di seguito i video disponibili su YouTube, Facebook, Instagram.

In basso alcuni strumenti di intervento suggeriti per il Trattamento de Disturbo della Comprensione del testo

Qui alcuni strumenti di intervento suggeriti per il Trattamento de Disturbo della Comprensione del testo

LEGGERE LEGGERE VOL 1 – 6-8 ANNI

RECUPERO COMPRENSIONE TESTO – Scuola primaria

SVILUPPARE COMPRENSIONE E NARRAZIONE – Scuola primaria

COMPRENSIONE E PRODUZIONE TESTO – 3° primaria, 1° Sec. primo grado

NUOVA GUIDA COMPRENSIONE DEL TESTO – Vol 1-4 dalla scuola primaria alla scuola secondaria di primo e secondo grado.

𝗦𝗽𝗲𝗰𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗹𝗶𝘃𝗲𝗹𝗹𝗼 𝗚𝗿𝗮𝘃𝗶𝘁𝗮̀ 𝗗𝗦𝗔 𝘀𝗲𝗰𝗼𝗻𝗱𝗼 𝗗𝗦𝗠-𝟱 (𝗔𝗣𝗔, 𝟮𝟬𝟭𝟯):

𝗦𝗽𝗲𝗰𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗹𝗶𝘃𝗲𝗹𝗹𝗼 𝗚𝗿𝗮𝘃𝗶𝘁𝗮̀ 𝗗𝗦𝗔 𝘀𝗲𝗰𝗼𝗻𝗱𝗼 𝗗𝗦𝗠-𝟱 (𝗔𝗣𝗔, 𝟮𝟬𝟭𝟯):

Lieve – Il disturbo comporta alcune difficoltà nelle abilità di apprendimento che coinvolgono uno o due discipline scolastiche, con difficoltà lievi che il soggetto è in grado di compensare e funzionarne adeguatamente con il semplice adattamento del metodo didattico e supporti compensativi durante la frequenza scolastica.

Moderato – Il disturbo comporta marcate difficoltà nelle abilità di apprendimento che coinvolgono uno o più discipline scolastiche. Il soggetto, in assenza di attività di recupero individualizzato, è in difficoltà con il sufficiente apprendimento durante le frequenza scolastica. Possono essere necessarie alcuni adattamenti e supporti compensativi, sia a scuola che a casa, o nelle attività lavorative, ciò al fine di completare le proprie attività in modo efficiente.

Grave – Il disturbo comporta evidenti difficoltà nell’apprendimento, queste interessano diverse discipline scolastiche, ciò comporta che il soggetto, senza attività intensive di insegnamento specifico e individualizzato, è in forte difficoltà con il sufficiente apprendimento durante le frequenza scolastica.

Nonostante l’uso di adattamenti e supporti compensativi, sia a scuola che a casa, o nelle attività lavorative, il soggetto non in grado di completare le proprie attività in modo efficiente.

Nell’immagine vi è la suddivisione in % delle diagnosi di DSA in livelli di gravità:Grave, Medio, Lieve in una casistica dal 2014 al 2020, secondo una nostra statistica descrittiva (Lo Presti, 2022).

𝘾𝙤𝙧𝙨𝙤 𝙊𝙣 𝙇𝙞𝙣𝙚 -> 𝙑𝙖𝙡𝙪𝙩𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙚 𝙏𝙧𝙖𝙩𝙩𝙖𝙢𝙚𝙣𝙩𝙤 𝙘𝙤𝙣 𝙞 7 𝙋𝙧𝙤𝙩𝙤𝙘𝙤𝙡𝙡𝙞 𝙙𝙞 𝙄𝙣𝙩𝙚𝙧𝙫𝙚𝙣𝙩𝙤 𝘿𝙞𝙨𝙡𝙚𝙨𝙨𝙞𝙖 𝙚 𝘿𝙞𝙨𝙤𝙧𝙩𝙤𝙜𝙧𝙖𝙛𝙞𝙖

𝙄𝙣 𝙧𝙞𝙛𝙚𝙧𝙞𝙢𝙚𝙣𝙩𝙤 𝙖𝙡𝙡𝙚 𝙇𝙞𝙣𝙚𝙚 𝙂𝙪𝙞𝙙𝙖 𝘿𝙎𝘼 𝙄𝙨𝙩𝙞𝙩𝙪𝙩𝙤 𝙎𝙪𝙥𝙚𝙧𝙞𝙤𝙧𝙚 𝙙𝙞 𝙎𝙖𝙣𝙞𝙩𝙖̀

Disortografia: interventi di scrittura per migliorare la qualità della produzione del testo scritto

Come riportato nella LG DSA (2022) (QUI) la revisione sistematica di Gillespie e Graham (2014) include 43 studi che valutano l’impatto di differenti interventi di scrittura per migliorare la qualità della produzione del testo scritto in 2210 bambini con Disturbo specifico di Apprendimento, identificati attraverso punteggi ai test, o inseriti in percorsi di educazione speciale SE (Special Education) dal 1° anno della scuola primaria al 4° della secondaria superiore.

Gli interventi indicati con efficacia del trattamento nella disortografia, sono i seguenti:

  1. Uso di strategie: viene proposto un trattamento  basato sull’insegnamento di strategie di pianificazione, scrittura e revisione del testo, che prevede l’insegnamento esplicito e sistematico delle strategie per la pianificazione, la revisione e/o la modifica del testo. L’istruzione è progettata per insegnare agli studenti a usare queste strategie in modo indipendente. Le strategie di scrittura spaziano da processi, come il brainstorming (che può essere applicato a tutti i generi), a strategie progettate per tipi specifici di scrittura, come storie o saggi argomentativi, illustrare e sostenere in modo logico il proprio punto di vista.
  • Composizionedeltestotramitedettaturaalregistratore:inquestotipoditrattamentosievita la scrittura manuale, che viene sostituita dall’utilizzo del registratore o di altri supporti a cui lo studente detta il proprio componimento.
  • Goal Setting: questo tipo di intervento prevede una scelta a priori degli obiettivi che si vogliono perseguire preparando la stesura di un testo, come, ad esempio, decidere se tentare di produrre un testo più lungo oppure introdurre un certo numero di informazioni aggiuntive durante la revisione; includere argomentazioni; scegliere una tipologia di testo, ecc.
  • Istruzionisulprocessodiproduzionedeltestoscritto:inquestotipodiinterventoglistudenti apprendono come seguire le diverse fasi per la stesura di un testo diversificato secondo lo scopo. Gli studenti si impegnano in cicli di pianificazione (definizione degli obiettivi, generazione di idee, organizzazione delle idee), produzione (messa in atto di un piano di scrittura) e revisione (valutazione, modifica, revisione). Scrivono per degli scopi ed un pubblico reali, con alcuni dei loro progetti di scrittura che si estendono per un lungo periodo di tempo. Questo tipo di attività dovrebbe anche sostenere la motivazione, incoraggiando anche gli studenti in difficoltà a cimentarsi nel compito di scrittura.
  • Pianificazione del testo: in questo approccio gli studenti si impegnano in attività di scrittura con l’aiuto di organizzatori grafici (mappe concettuali), progettate per aiutarli a generare e organizzare le idee prima di passare alla composizione.
  • Facilitazione delle procedure di scrittura: approccio che comporta la fornitura di supporti esterni (come prompt, guide, suggerimenti o euristica) progettati per facilitare uno o più processi di scrittura, come la pianificazione o la revisione.

Fonte: Gillespie A, Graham S. (2014) A meta-analysis of writing interventions for students with learning disabilities. Exceptional Children. 2014;80(4):454-73.

Discalculia: che cos’è, diagnosi e cosa possiamo fare

La discalculia, nota come disturbo del calcolo, è un disturbo specifico dell’apprendimento nella comprensione dell’aritmetica, come la difficoltà nel comprendere i numeri, nell’apprendimento di come manipolare i numeri e l’apprendimento dei fatti in matematica. La diagnosi che si formula è indipendente dall’intelligenza della persona.

DISORTOGRAFIA: che cos’è, diagnosi, e cosa possiamo fare – VIDEO

La disortografia è il disturbo specifico che coinvolge la correttezza della scrittura, cioè l’ortografia come capacità di scrivere rappresentando correttamente i suoni e le parole della propria lingua.

DISLESSIA: che cos’è, diagnosi, e cosa possiamo fare – VIDEO

Le prove strumentali nella diagnostica dei DSA

Alcuni dei test per la diagnosi dei DSA sono: Prove MT 3 Clinica (Primaria-Secondaria I°); DDE 2, Batteria per la valutazione della dislessia e della disortografia evolutiva -2 (Sartori et al. 2007); BVSCO-3 (Cornoldi, Ferrara, Re, 2022); AC-MT-3 6-14 anni Prove per la clinica (Cornoldi, C., Mammarella, I. C., Caviola, S., 2020), etc.


Li trovi tutti spiegati QUI:

DIAGNOSI DEI DSA, di Vio, Lo Presti e Tressoldi.

Tecnica potenziamento DSA – VIDEO

Che cosa si intende con il termine potenziamento?

Per potenziamento si intende predisporre un intervento educativo in grado di favorire il normale sviluppo di un funzione che sta emergendo.

Chi può fare potenziamento DSA?

chi può essere utile il potenziamento? Spesso la parola “potenziamento” è associata ai DSA (disturbi specifici dell’apprendimento) e, più nello specifico, alla dislessia.

Come leggere una relazione per DSA – VIDEO

Quali sono i test per DSA?

test più utilizzati sono le prove MT, la BVSCO, le AC-MT. Per valutare i DSA, bisogna prima valutare attraverso un test multicomponenziale il livello intellettivo, in genere tramite il test WISC IV. Vengono somministrate una serie di prove per indagare diverse aeree: ragionamento visuo-spaziale, memoria lavoro, competenze di tipo scolastico, capacità attentive.

Quali sono gli errori per capire se si tratta di Disortografia?

Per la diagnosi di Disortografia, serve una seria valutazione diagnostica. La diagnosi di DSA non può essere fatta dai docenti o da personale non qualificato. Se nei test si supera un certo cut-off (il 5° percentile ) allora il test risulta positivo per Disortografia. Ne servono almeno due affinché vi sia conferma per ipotesi di Disortografia. Sempre dopo un colloquio clinico-anamnestico in cui vi siano soddisfatti tutti i criteri di inclusione e di esclusione per DSA. Dunque solo i test, non bastano per la diagnosi di DSA. In questa immagine vediamo la suddivisione degli errori nella Disortografia.

I pre-requisiti dell’apprendimento VIDEO

In cosa consistono i prerequisiti dell’apprendimento?

All’interno dei prerequisiti di apprendimento della lettura e della scrittura troviamo le abilità comunicative e linguistiche, le abilità visuo – motorie, le abilità attentive e le funzioni esecutive.

Prerequisiti: quali sono?

  • Competenze metafonologiche;
  • Abilità logico-matematiche;
  • Abilità narrative;
  • Discriminazione uditiva-visiva;
  • Abilità grafo-motorie.

Come spiegare la dislessia ai propri figli

Il miglior modo di spiegare la dislessia ai propri figli è quello di parlare di “FATICA”, evitando così i termini tecnici ma andando alla base della difficoltà percepita da parte del bambino con Dislessia e DSA.

Discalculia. Esempio di un errore ricorrente VIDEO

Cosa si intende per discalculia evolutiva?

La discalculia è una difficoltà nel comprendere i fatti numerici (abilitò di far di conto, capire il significato dei numeri). Si tratta di uno dei disturbi specifici dell’apprendimento (DSA).

La dislessia in breve VIDEO

Cos’è la dislessia in parole povere?

La dislessia è un disturbo specifico dell’apprendimento, che emerge classicamente all’inizio della scolarizzazione e incide sulla capacità di leggere, e talvolta pure di scrivere, in modo corretto e fluente. Il dislessico, pertanto, è una persona con difficoltà di lettura e, talora, di scrittura.

Risultati immagini per dislessia

I “segni” della dislessia: come si manifestano

Abbiamo particolari difficoltà nel leggere ad alta voce; difficoltà nella comprensione del testo; difficoltà nel riconoscere parole con suoni simili; difficoltà nel distinguere i sostantivi dalle preposizioni.

Come funziona la mente di un dislessico?

La dislessia non è una malattia ma una “neurodiversità”. Secondo i ricercatori, il cervello dei dislessici è organizzato in modo un po’ diverso. Per questo, da una parte faticano a leggere, dall’altra, spesso, hanno un QI più alto della media. Ecco quello che la scienza ha scoperto fino a oggi.

DSA: Potenziare una o più abilità alla volta?

Iniziamo subito con il dire che sarebbe buona prassi potenziare una sola abilità per volta.
Vediamo insieme perché.

Quando seguiamo un bambino con Dislessia e DSA, per prima cosa eseguiamo una valutazione diagnostica, e sulla base dei risultati ottenuti realizziamo un progetto di trattamento (per approfondire, vai qui). All’interno di questo progetto inseriamo tempi, strumenti ed obiettivi.
In questo articolo ci focalizzeremo sul numero di obiettivi da raggiungere.

E’ fortemente consigliato puntare ad una sola abilità per ciclo di trattamento.
Facciamo un esempio.
Mettiamo caso che il nostro bambino abbia due o più difficoltà (lettura, scrittura, etc.), inizieremo per il primo ciclo (3-4 mesi) con UN solo obiettivo (ad esempio, “Obiettivo Lettura”), al termine del ciclo di trattamento (3-4 mesi), sceglieremo se continuare con quell’obiettivo (esempio lettura) oppure puntare su un altra abilità (esempio scrittura), e così via.

Perché è consigliabile fare così e non lavorare su più abilità contemporaneamente?
Vediamo di rispondere a questa domanda con qualche esempio pratico.

  1. Tempo limitato. Secondo vari lavori di ricerca (Scammacca N.K., Roberts G. Vaughn, S. and Stuebing K.K. (2013) A Meta-Analysis of Interventions for Struggling Readers in Grades 4-12: 1980-2011. Journal Learning Disabilities, published 3 October ) servono almeno 16 ore si trattamento affinché vi sia una modifica del trend di apprendimento in un soggetto con DSA. Questo vuol dire che un soggetto deve lavorare di “qualità” per almeno 1 volta a settimana per 4 mesi. Solo così arriva a 16 ore. Il tutto per una sola abilità. Per migliorare in due abilità dovrebbe lavorare due ore a settimana. Il tutto con gli impegni della scuola, i compiti per casa, le attività extrascolatiche ed il meritato riposto. Dunque già porsi l’obiettivo di arrivare a 16 ore in 4 mesi è già più che ambizioso.
  2. Qualità del lavoro. 16 ore in 4 mesi, come abbiamo visto, sono almeno 1 ora di trattamento a settimana. Per chi lavora in abito clinico sa che vi sono i giorni in cui il soggetto è stanco, altri in cui è particolarmente distratto, in altri è assente alle sedute, in altri ancora non è al meglio della sua forma (sappiamo quanto la scuola stanchi). Dunque per arrivare a 16 ore di qualità serve inserire dei “richiami” con esercizi domiciliari.

Dunque se avessimo due obiettivi, ad esempio scrittura e lettura, dovremmo raddoppiare tutti questi valori, ma con ciò raddoppierebbe anche il carico di impegno (già tanti) sulle spallle del bambino che seguiamo, con il rischio di non raggiungere nessuno degli obiettivi.

In conclusione, appare pragmativamente più conveniente puntare ad un obiettivo “certo” nel ciclo di trattamento (dopotutto sono solo 3-4 mesi) ed alla fine di quest’ultimo decidere se riprogrammare lo stesso obiettivo (sullo stesso livello, oppure ad un livello diverso), oppure ancora puntare ad un obiettivo diverso di apprendimento.

Nel nostro corso “Valutazione e Trattamento della Dislessia e Disortografia”, affrontiamo il Trattamento dei DSA secondo le Nuove Linee Guida dei DSA dell’Istituto Superiore di Sanità. Trovate il corso, nella sua versione OnLine QUI


CORSO “TUTOR DSA – Per Doposcuola Specialistico DSA”
Programma completo QUI


CORSO “TUTOR DSA – Per Doposcuola Specialistico DSA”
Docente dr. Gianluca Lo Presti
Durata 2 Mesi
Segui le lezioni e comunica con il Dr. Lo Presti per dubbi e domande

1. DSA: aspetti neuropsicologici, clinici ed emotivi
2. Neuroapprendimento
3. Scuola e normativa
4. La famiglia del bambino
5. Il lavoro del Tutor
6. Metodo di studio
7. Lo studio delle discipline orali
8. Lo studio delle discipline scritte
9. Lo studio dell’aritmetica
10. Il Doposcuola specialistico per DSA

++++ Supervisione Dr. G. Lo Presti
+ Rivedi le lezioni h24; 7 giorni su 7
+ Attestato e slide tutte da scaricare

TROVI QUI PROGRAMMA COMPLETO E MODALITA’ DI ISCRIZIONE
Valutazione e Trattamento con i 7 Protocolli di InterventoDislessia e Disortografia
Programma completo QUI


Valutazione e Trattamento con i 7 Protocolli di InterventoDislessia e Disortografia
Docente: Dr. Gianluca Lo Presti
Durata1 mese
Segui le lezioni e comunica con il Dr. Lo Presti per dubbi e domande

1. Le basi neuropsicologiche dei DSA

2. Il Trattamento della lettura nella Dislessia
3. Il Trattamento dell’ortografia nella Disortografia
4. Elenco strumenti intervento nella Discalculia e Disgrafia
5. Conclusioni Potenziamento DSA
6. Il Potenziamento dei DSA a Distanza
7. Lezione Skype di gruppo: risposte domande, casi e pratica clinica
++++ Supervisione Dr. Lo Presti
+ Lezioni già disponibili su *Basi del Trattamento, *Rapporto con la famiglia e *Aspetti legislativi
+ Corso “Valutare e Potenziare le MemoriE in età evolutiva”
+ Rivedi le lezioni h24; 7 giorni su 7
+ Attestato e slide tutte da scaricare
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VIDEO spiegazione pratica clinica Linee Guida DSA 2022

Giorno 20 Gennaio 2022 sono state pubblicate dall’Istituto Superiore di Sanità le nuove Linee Guida sulla gestione dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento – Aggiornamento ed integrazioni.

La linea guida esamina numerose questioni inerenti i DSA, aggiornando il quesito sui trattamenti, proponendo degli indici predittivi, integrando con nuove indicazioni sulle diagnosi esistenti ed introducendo altre indicazioni diagnostiche completamente nuove.

Le nuove Linee Guida sui DSA 2022 sono state elaborate dal Sistema Linee Guida dell’Istituto Superiore di Sanità.

Il documento è molto articolato, con oltre 860 pagine, ed in questo video trovi la PRATICA CLINICA delle Nuove Linee Guida.

00:04 Introduzione alle Linee Guida, che cosa sono e di cosa parleremo.
04:26 Indici predittivi -1
07:45Sintesi nella pratica clinica quesito – 1
08:53 Diagnosi comprensione del testo – 2
11:23 Sintesi nella pratica clinica quesito – 2
12:08 Quantità simboliche e non-simboliche nel calcolo -3
15:18 Sintesi nella pratica clinica quesito – 3
15:53 Competenze matematiche nel disturbo del calcolo -4
19:31 Sintesi nella pratica clinica quesito – 4
21:36 Disgrafia – criteri per la diagnosi -5
26:07 Sintesi nella pratica clinica quesito – 5
27:24 Abilità compromesse nei DSA – 6
29:45 Diagnosi nei Bilingui – 7
36:35 Sintesi nella pratica clinica quesito – 7
38:15 Diagnosi DSA Adulti – 8
41:36 Sintesi nella pratica clinica quesito – 8
42:23 Trattamento DSA – 9
47:30 Sintesi nella pratica clinica quesito – 9

Nel nostro corso “Valutazione e Trattamento della Dislessia e Disortografia”, affrontiamo il Trattamento dei DSA secondo le Nuove Linee Guida dei DSA dell’Istituto Superiore di Sanità. Trovate il corso, nella sua versione OnLine QUI


Valutazione e Trattamento con i 7 Protocolli di InterventoDislessia e Disortografia
Docente: Dr. Gianluca Lo Presti
Durata 1 mese
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1. Le basi neuropsicologiche dei DSA

2. Il Trattamento della lettura nella Dislessia
3. Il Trattamento dell’ortografia nella Disortografia
4. Elenco strumenti intervento nella Discalculia e Disgrafia
5. Conclusioni Potenziamento DSA
6. Il Potenziamento dei DSA a Distanza
7. Lezione Skype di gruppo: risposte domande, casi e pratica clinica

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CORSO “TUTOR DSA – Per Doposcuola Specialistico DSA”
Docente dr. Gianluca Lo Presti
Durata 2 Mesi
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1. DSA: aspetti neuropsicologici, clinici ed emotivi
2. Neuroapprendimento
3. Scuola e normativa
4. La famiglia del bambino
5. Il lavoro del Tutor
6. Metodo di studio
7. Lo studio delle discipline orali
8. Lo studio delle discipline scritte
9. Lo studio dell’aritmetica
10. Il Doposcuola specialistico per DSA

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Nuove Linee Guida DSA 2022

Giorno 20 Gennaio 2022 sono state pubblicate dall’Istituto Superiore di Sanità le nuove Linee Guida sulla gestione dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento – Aggiornamento ed integrazioni.

La linea guida esamina numerose questioni inerenti i DSA, aggiornando il quesito sui trattamenti, proponendo degli indici predittivi, integrando con nuove indicazioni sulle diagnosi esistenti ed introducendo altre indicazioni diagnostiche completamente nuove.

Le nuove Linee Guida sui DSA 2022 sono state elaborate dal Sistema Linee Guida dell’Istituto Superiore di Sanità.

Il documento è molto articolato, di oltre 860 pagine, ma sia in questo nostro sito gianlucalopresti.net che sui canali social, abbiamo già preparato i contenuti operativi su come agire nella pratica clinica alla luce delle nuove LG DSA 2022. Li troverai su ->
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In più nel nostro corso “Valutazione e Trattamento della Dislessia e Disortografia”, affrontiamo il Trattamento dei DSA secondo le Nuove Linee Guida dei DSA dell’Istituto Superiore di Sanità. Trovate il corso, nella sua versione OnLine QUI


Valutazione e Trattamento con i 7 Protocolli di InterventoDislessia e Disortografia
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1. Le basi neuropsicologiche dei DSA

2. Il Trattamento della lettura nella Dislessia
3. Il Trattamento dell’ortografia nella Disortografia
4. Elenco strumenti intervento nella Discalculia e Disgrafia
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6. Il Potenziamento dei DSA a Distanza
7. Lezione Skype di gruppo: risposte domande, casi e pratica clinica

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2. Neuroapprendimento
3. Scuola e normativa
4. La famiglia del bambino
5. Il lavoro del Tutor
6. Metodo di studio
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8. Lo studio delle discipline scritte
9. Lo studio dell’aritmetica
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Differenza tra Valutazione e Diagnosi di DSA

Con il termine valutazione indichiamo tutte quelle procedure che implicano l’osservazione, l’anamnesi clinica ed i test di apprendimento. Tramite questi metodi possiamo poi giungere ad una diagnosi clinica, così da elaborare un piano di intervento, oppure effettuare una valutazione per stilare un piano di trattamento oppure ancora solo per la verifica di un monitoraggio-miglioramento post-trattamento.

In altre parole, se questa valutazione avrà lo scopo di giungere ad una diagnosi, allora seguiremo un chiaro percorso diagnostico con la verifica di tutti i criteri diagnostici, e così avremo una diagnosi clinica. A questa dovrebbe poi seguire un piano di trattamento personalizzato. Sempre attraverso una valutazione possiamo però anche valutare un soggetto solo per predisporre un piano di trattamento o effettuare un monitoraggio interno post-trattamento, così come indicato in tabella:

La Valutazione per DSA può avere dunque vari obiettivi. Sia quello di elaborare una diagnosi clinica, che quello di redigere un piano di un intervento o per un accurato monitoraggio post-trattamento.

Mettiamo il caso che un soggetto abbia già una diagnosi clinica, oppure che le difficoltà siano ancora lievi o in siamo nella prima-seconda classe della scuola primaria, in cui non possiamo ancora fare diagnosi di DSA e dunque effettuare una diagnosi completa. In tutti questi casi potrebbe essere necessario effettuare solo un piano di potenziamento, motivo per cui effettueremo una valutazione per DSA ai fini del trattamento.

Così facendo andremo oltre la mera verifica dei criteri diagnostici, ma ci porremo l’obiettivo di comprendere (e dunque valutare) dove intervenire, in quali abilità, con che strumenti e quali tempi, al fine di modificarne in positivo il trend evolutivo del soggetto. In conclusione effettuiamo sempre una valutazione per DSA, quello che cambia è l’obiettivo per cui valutiamo, se ai fini diagnostici o se (o in più) ai fini di un intervento o per un monitoraggio post-trattamento.

Nota di prudenza sull’utilizzo dei Test diagnostici per DSA

I test diagnostici sono fondamentali in tutti gli ambiti dei disturbi dello sviluppo, come anche nei DSA.

L’aspetto principale è che tramite questi strumenti riusciamo ad avere un dato oggettivo per la variabile che misuriamo.

Ad esempio possiamo conoscere con precisione la velocità di lettura di un soggetto, oppure se il numero di errori commessi in una prova di lettura, ortografia o calcolo si pone in un quadro di forti difficoltà.

Ogni test è sottoposto a rigorosi controlli di Attendibilità e Validità.

Un test è valido se effettivamente misura quel che si propone di misurare per esempio le velocità di lettura (prova di lettura di brano) quanto piuttosto gli errori ortografici a livello lessicale (prova di dettato di parole).

Mentre invece l’ Attendibilità riguarda la costanza del risultato inerente la misurazione di uno “stesso oggetto” compiuta da “persone diverse in situazioni diverse”, dunque se misura non solo la variabile che vuole misurare (solo “velocità di lettura”), ma soprattutto l’oggettività delle rilevazioni (tra un operatore ed un altro operatore) e l’accordo fra chi interpreta i risultati (così da non avere interpretazioni differenti) e la concordanza tra forme parallele con un “test re-test” (dunque se in certo lasso di tempo, ad esempio dopo 15 giorni senza nessuna variabile interveniente, la misurazione non cambia in modo staticamente significativo).

ATTENZIONE ALL’ERRORE STANDARD DI MISURA DI OGNI TEST

Nonostante ciò ogni test ha quello che definiamo Errore Standard di Misura o ESM.

L’errore standard di misura è il grado in cui è possibile parlare di errore casuale all’interno di una certa misurazione e sintetizza mediamente di quanto il punteggio ottenuto al test (variabile + errore) dista dal punteggio vero. Attendibilità, Validità ed Errore Standard di Misura ci fanno comprendere che se da un lato i risultati dei test ci indicato un dato con una forte probabilità statistica.

COSA SIGNIFICA QUESTO NEI DSA?

In pratica un punteggio nei Test per DSA, NON INDICA UNA CERTEZZA, quanto piuttosto UNA PROBABILITA’.

Sappiamo con ragionevole certezza, ovvero con una probabilità maggiore del 95%, ed in alcuni casi anche del 99% che quel dato sia corretto.

COME FACCIAMO A CONOSCERE LA CERTEZZA DI UN DATO COME GLI ERRORI O LA VELOCITA’ DI LETTURA IN CASO CON DSA?

Non possiamo avercela questa certezza, ma possiamo avvicinarci parecchi con l’uso di uno strumento che si utilizza SEMPRE PRIMA DEI TEST, ovvero: l’OSSERVAZIONE CLINICA ed il COLLOQUIO ANAMNESTICO.

DUNQUE NON SI FANNO I TEST E POI SI DECIDE LA DIAGNOSI?

Assolutamente no. Prima si esegue un colloquio clinico, e sulla base delle nostre osservazione formuliamo delle ipotesi (è dislessia?). Utilizzeremo i test SOLO per validare queste ipotesi. Questo processi si chiama METODO SCIENTIFICO. Il resto, dedurre una diagnosi dai punteggi dei test, è un metodo INDUTTIVO, tutto l’OPPOSTO del METODO SCIENTIFICO.

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