Con il termine valutazione indichiamo tutte quelle procedure che implicano l’osservazione, l’anamnesi clinica ed i test di apprendimento. Tramite questi metodi possiamo poi giungere ad una diagnosi clinica, così da elaborare un piano di intervento, oppure effettuare una valutazione per stilare un piano di trattamento oppure ancora solo per la verifica di un monitoraggio-miglioramento post-trattamento.
In altre parole, se questa valutazione avrà lo scopo di giungere ad una diagnosi, allora seguiremo un chiaro percorso diagnostico con la verifica di tutti i criteri diagnostici, e così avremo una diagnosi clinica. A questa dovrebbe poi seguire un piano di trattamento personalizzato. Sempre attraverso una valutazione possiamo però anche valutare un soggetto solo per predisporre un piano di trattamento o effettuare un monitoraggio interno post-trattamento, così come indicato in tabella:
La Valutazione per DSA può avere dunque vari obiettivi. Sia quello di elaborare una diagnosi clinica, che quello di redigere un piano di un intervento o per un accurato monitoraggio post-trattamento.
Mettiamo il caso che un soggetto abbia già una diagnosi clinica, oppure che le difficoltà siano ancora lievi o in siamo nella prima-seconda classe della scuola primaria, in cui non possiamo ancora fare diagnosi di DSA e dunque effettuare una diagnosi completa. In tutti questi casi potrebbe essere necessario effettuare solo un piano di potenziamento, motivo per cui effettueremo una valutazione per DSA ai fini del trattamento.
Così facendo andremo oltre la mera verifica dei criteri diagnostici, ma ci porremo l’obiettivo di comprendere (e dunque valutare) dove intervenire, in quali abilità, con che strumenti e quali tempi, al fine di modificarne in positivo il trend evolutivo del soggetto. In conclusione effettuiamo sempre una valutazione per DSA, quello che cambia è l’obiettivo per cui valutiamo, se ai fini diagnostici o se (o in più) ai fini di un intervento o per un monitoraggio post-trattamento.