Tra rimproveri, difficoltà e compiti mal eseguiti, appare necessario andare a scovare le qualità di uno studente con Dislessia, e questo lo si può fare solo in due modi:
a) Dopo una buona valutazione diagnostica, la quale non si limiti a dei semplici “test” (ne abbiamo parlato qui), ma che indichi nel dettaglio cosa ha il soggetto e come poterlo aiutare;
b) Osservare lo studente nello studio ed incentivare ciò in cui va già bene, in quanto molto spesso si mettono in atto strategie naturali al fine di aggirare le difficoltà.
Secondo la nostra esperienza, come séguito all’articolo “Abilità sviluppate grazie alla dislessia“, ecco cinque importanti punti di forza nella Dislessia:
1 – Abilità visive.
Sfruttate le mappe concettuali. Queste permettono l’apprendimento di un contenuto attraverso il canale visivo. Ricordiamo che le stesse possono essere usate durante le interrogazioni come previsto dal PDP e normativa vigente per DSA. Ma ciò con cui riusciamo ancor meglio a far emergere le abilità visive dello studente con dislessia, è di certo attraverso l’uso dei video per l’apprendimento. Dunque, impariamo ad usare siti come OVO, Rai Cultura e Rai Scuola dove troviamo video didattici per tutte le classi.
2- Concentrazione sui contenuti degli argomenti.
Una delle tecniche più efficaci (e nonché la più discussa e controversa) è quella della lettura del testo da parte dell’insegnante, del genitore o sintesi vocale. I normolettori leggono e comprendono, e dunque non posso spendere le proprie risorse cognitive interamente nella comprensione, ma parte di esse, devono essere dedicate alla lettura di decodifica. Nella dislessia ciò può non avvenire, dunque lo studente dislessico ha la possibilità di immergersi completamente nel contenuto di ciò che viene letto o spiegato. Vi è anche la situazione in cui bisogna prendere appunti durante la spiegazione. Succede la stessa cosa: mentre gli altri devono prendere appunti (transcodifica ortografica) ed in più anche comprendere, il soggetto con dislessia può concentrarsi interamente sui contenuti illustrati. Ciò a patto che il docente (come spesso previsto nei PDP), fornisca poi delle risorse audio o cartacee ridotte (come delle mappe) della spiegazione effettuata.
3- Conoscenza degli strumenti compensativi informatici.
Lo studente dislessico, spesso a sue spese di tempo e fatica, ai fini di una propria autonomia allo studio, è necessario che apprenda alla perfezione software e strumenti informatici (come sintesi vocali e mappe concettuali, qui una nostra risorsa gratuita). Le mappe concettuali, scrivere veloci con il computer, fare sintesi delle lezioni ascoltate, e tanto altro, è l’ordinaria amministrazione per gli studenti eccellenti delle Università. Infatti, accade proprio all’Università che ciò per tutti sarà nuovo ma necessario, per gli studenti con Dislessia sarà già conosciuto ed automatico. Insomma, uno studente con dislessia all’Università ha la possibilità di essere un passo avanti.
4- Uso di strategie alternative, utili per tutta la classe.
Qui vi è un esempio con il contafacile per la Discalculia, qui un altro esempio con la “Strategia della cardinalità”. Sono solo alcuni dei tanti esempio di come strumenti e strategie utilizzate per i Distrubi Specifici di Apprendimento risultato efficaci, utili e funzionali per tutti gli alunni della classe.
5- Motivazione alla riuscita.
Su Autostima e Dislessia ne parleremo sempre di più in futuro (qui alcuni articoli), quello che vorremmo però sottolineare è che comunque sia la Dislessia che i DSA rappresentano delle reali difficoltà nelle attività scolastiche e quotidiane. Dunque, se da un lato abbiamo il rischio reale di avere delle cadute nella stima di sè, dall’altro abbiamo la possibilità che ogni individuo che supera una sua difficoltà ottiene un grande risultato, ovverosia il premio di essere maggiormente resiliente alle difficoltà della vita.
Con un cordiale saluto.
Grazie Dottor Lopresti ho trovato il suo articolo molto interessante, la seguirò con piacere .
Grazie a te Teresa, davvero. A presto.
La segurò con piacere davvero
Grazie davvero, abbiamo anche una pagina facebook: https://www.facebook.com/blog.gianluca.lopresti/