DOMANDE DELLE ASSOCIAZIONI
Gentile Dottore, Siamo un gruppo di piccole associazioni interessate ai DSA e ricorriamo a lei con la speranza di avere una risposta chiara e univoca su alcune questioni inerenti il pdp che ogni anno in questo periodo di redazione e di firma puntualmente si propongono:
– Gli studenti dsa hanno diritto ad usare gli strumenti previsti nel vecchio pdp fino alla redazione del nuovo nei test d’ingresso e nelle prove scritte e orali?
– Gli studenti in attesa del loro primo pdp hanno diritto ad usare in attesa della redazione dello stesso degli strumenti compensativi e dispensativi? Se sì, quali? Quelli consigliati nella diagnosi depositata in segreteria?
– O durante il periodo di osservazione gli strumenti vanno effettivamente tolti durante test e verifiche, come denunciano alcuni nostri associati?
– Il pdp può essere consegnato in visione alla famiglia prima della firma, perché sia letto con attenzione ed eventualmente sottoposto agli specialisti che seguono lo studente?
– È possibile la redazione di un pdp per ragazzi con bisogni educativi speciali? È a discrezione del consiglio di classe o anche la famiglia ne può fare richiesta?
– Riguardo la valutazione: un voto positivo può “cancellarne” uno negativo sul medesimo argomento o gli insegnanti sono costretti a fare la media con entrambi i voti?
La pregheremmo in oltre di darci il Suo consenso alla divulgazione della Sua risposta nelle scuole frequentate dagli studenti da noi seguiti, al fine di fugare ogni possibile dubbio o contestazione.
RingraziandoLa per il tempo dedicatoci, Le porgiamo i nostri più distinti saluti.
Associazione DI.RE FA.RE; Beautiful Mind; L’orto del sapere; Relessica; SOS DISLESSIA Alta Val di Cecina;
RISPOSTE DAL MIUR
Rispondo in ordine:
– Gli strumenti compensativi e le misure dispensative sono generalmente già elencati nella certificazione. In attesa della formalizzazione del Piano Didattico Personalizzato (PDP) vanno attuate preventivamente le misure indicate nella certificazione; gli eventuali voti negativi ottenuti senza gli strumenti compensativi e le misure dispensative vanno riconsiderati alla luce del PDP e non possono assolutamente fare media. I test di ingresso essendo tali non dovrebbero a priori fare media.
– Certamente copia del PDP può essere consegnato alla famiglia che ne faccia richiesta prima di firmarlo, per studiarlo e/o sottoporlo agli specialisti di fiducia.
– Il consiglio di classe è sovrano nel decidere se fare o meno un PDP per alunni con bisogni educativi speciali che non ricadano sotto l’ombrello della legge 104/1992 o della legge 170/2010. Se poi la famiglia non lo vuole, deve motivare per iscritto il diniego alla firma. Viceversa, anche la famiglia può chiedere al consiglio di classe che sia adottato un PDP e nel caso il consiglio di classe fosse contrario, deve verbalizzarne il motivo.
– Gli alunni che hanno diritto alla compensazione orale delle prove scritte con prove orali compensano appunto le prove scritte e quindi se la prova orale è buona non ha senso che il voto finale sia una media. Quantomeno dovrebbe esser una media pesata con peso preponderante sulla prova orale.
Ovviamente può divulgare presso chi vuole queste risposte, che non rappresentano la sola mia opinione ma quella dell’ufficio scrivente tutto. Sperando di essere stato esaustivo e rimanendo a disposizione per ulteriori chiarimenti, invio i miei più cordiali saluti
Guido Dell’Acqua, MIUR
(fonte http://dislessia-passodopopasso.blogspot.it/2015/11/risposte-miur-bevilacqua-sulla-stesura.html )