In molti casi basta dire al bambino la frase “Prendi lo zaino ed iniziamo a fare i compiti” che scatta immediato il bisogno di fare merenda, andare in bagno, finire un gioco che non si può interrompere.
I più piccoli li rincorriamo sotto il letto e sopra il divano, anche il ronzio di una mosca è sufficiente per far perdere l’attenzione al bambino. Il pomeriggio vola via e in un attimo arriva il momento della cena e con i compiti si è ancora all’inizio. L’indomani si va a scuola impreparati e si prende un brutto voto, così l’umore non sarà dei migliori. La stessa situazione si ripete nel pomeriggio successivo e così via nella maggior parte dei giorni a seguire, fino a quando la stanchezza, la frustrazione ed il senso di impotenza di fronte questa situazione aumentano insieme ai dubbi: perché tutta questa fatica per studiare?
Se tuo figlio ci vede bene ma legge male tieni gli occhi aperti
Nel frattempo che la scuola va avanti le difficoltà non sembrano diminuire, anzi, in molti casi aumentano con l’andare del tempo. Alle volte un genitore pensa che vi possano essere difficoltà legate alla vista o udito. Nella stragrande maggioranza dei casi questi risultati danno un esito negativo, dunque il ragazzino ci vede e ci sente benissimo, con la conclusione che non sono queste le cause delle difficoltà di apprendimento.
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Non leggo, non conto, non scrivo? No, lo faccio solo in modo un po’ diverso
Alle volte bastano semplici ma efficaci accorgimenti per aiutare al meglio uno studente con Dislessia e DSA. Ad esempio migliorare il metodo di studio, oppure adottare modalità compensative e strumenti compensativi.
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